Battipaglia: il Consiglio di Stato respinge il ricorso di sdemanializzazione delle terre ad uso collettivo site in località Aversana
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), in data 9 maggio c.m. ha respinto il ricorso in appello per la riforma della sentenza del TAR di Salerno n.00610/2014 proposto dal Comune di Battipaglia, rappresentato e difeso dall’avv. Giuseppe Lullo contro il Ministero per i beni e le attività culturali; la Regione Campania; Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Salerno ed Avellino, nonché Ente regionale riserva naturale Foce Sele e Tanagro e Monti Eremita-Marzano.
Contro il Comune era intervenuto Fare Ambiente (movimento ecologista). Il ricorso aveva per oggetto la richiesta di alienazione-sdemanializzazione delle terre ad uso collettivo, site in località Aversana, di cui il Comune di Battipalia risultava assegnatario in virtù dell’ ordinanza del Commissario degli usi civici di Napoli.
Il terreno demaniale era stato, nel corso del tempo, fatto oggetto di occupazioni abusive da parte di terzi con la creazione di moltissimi piccoli lotti ad uso abitativo per residenze estive. A fronte di tale vasta situazione, il Comune intendeva sdemanializzare l’intera area per poterla successivamente alienare ai suddetti occupanti vista l’asserita e irreversibile trasformazione del terreno demaniale in senso residenziale e non più agro-silvo-pastorale. Ma la giurisprudenza ha ritenuto che le opere realizzate nel tempo su detti fondi pubblici sono senza titolo giuridico ed hanno carattere abusivo sicché non possono essere oggetto della sanatoria edilizia (art. 32 dl 30 settembre 2003), in quanto, il condono è inapplicabile nei porti e nelle aree appartenenti al demanio marittimo, lacuale e fluviale, nonché nei terreni gravati da diritti di uso civico come quelli di cui sopra.
La sentenza produrrà l’abbattimento delle opere edilizie abusive che sorgono in tale area.