Diatribe politiche e trasformazione urbanistica. A confronto il caso di Liverpool e la riqualificazione di Salerno
Mentre a Salerno sorgono comitati pronti a ostacolare la crescita e lo sviluppo economico e sociale proveniente dalla riqualificazione urbana, in altri Stati d’Europa e, addirittura in altri Continenti, l’attività in questione, sorretta da leggi statali e dal consenso delle varie comunità territoriali, rappresenta il punto di forza dell’economia di una Nazione.
Nel 2003, con l’assegnazione a Liverpool del titolo di Capitale europea della cultura per il 2008, sono iniziati una serie di lavori per la riqualificazione del centro urbano che hanno visto un investimento complessivo di 750 milioni di sterline.
In foto viene mostrato il LIVERPOOL WATERS MASTERPLAN: il progetto comprende circa 9.000 appartamenti, centinaia di uffici, alberghi, bar e un nuovo cruise terminal. Lo sviluppo si avvarrà di una serie di spazi portuali attualmente abbandonati e degradati al Central Docks. È prevista la creazione di almeno 17.000 posti di lavoro, 21.000 metri quadri di nuova superficie commerciale e residenziale , tra cui 23.000 appartamenti e quattro alberghi . Le torri saranno alte più di 50 piani.
La riqualificazione di tutto il sito fornirà il dettaglio significativo in termini di scala, altezza, massa, ecc. Ciò fornirà dettagli sufficienti per risolvere questioni chiave, come l’impatto sulla creazione degli edifici del progetto, l’impatto sul Patrimonio Mondiale dell’Umanità e Aree di Conservazione, vista strategica, viste dentro e fuori del sito, impatto sulla skyline ecc.
Settore A – Bramley Moore Dock & Nelson
Splendidi edifici sorgeranno su questi Docks e formeranno porti turistici per il tempo libero, dove le barche potranno attraccare nelle acque antistanti la banchina.
Settore B – Salisbury & Collingwood Dock
Rappresenterà sviluppo turistico : il piano terra sarà scandito da piccoli negozi, ristoranti e pub.
Settore C – Canale Link / Mid -Section
Magnifici edifici di classe mondiale saranno in mostra, ognuno con il proprio incredibile stile e carattere personale.
Settore D – Princes Mezza Tide Dock & Princes
Il completamento della riqualificazione di Princes Dock è l’inizio della creazione di un lungomare che sarà l’ invidia del mondo. Il nuovo canale di collegamento sarà circondato da un fiorente ambiente che trascinerà le barche provenienti da tutto il Regno Unito.
Il caso di Liverpool, seppur in scala ridotta, porta incondizionatamente all’attenzione il fenomeno della trasformazione urbanistica in Italia.
Fra le tante opere in via di completamento, come non pensare quindi a Salerno e al Crescent. Tale costruzione progettata dall’architetto spagnolo Bofill avrà lo scopo di creare una nuova sezione della zona del centro città, in una posizione privilegiata sul lungomare a pochi passi dalle attività commerciali esistenti (al quale se ne aggiungeranno di nuove nel sottopiazza), in un angolo della città dove prima regnava il degrado. Una costruzione che avrà lo scopo di sviluppare il carattere forte di Salerno, affacciando finalmente la città al mare.
Proprio come il Liverpool Waters Masterplan, il Crescent porterà lavoro, riqualificherà una zona di degrado e di abbandono, e sarà punto d’interesse economico e sociale di un’intera comunità.
Il paragone tra le due città ci conduce inesorabilmente al paragone tra due stili di vita societari. Lo “stile inglese” finalizzante dal punto di vista amministrativo, consenziente e addirittura incentivante dal punto di vista legale e cittadino. Lo “stile italiano”, che invece mette in evidenza uno dei motivi che ci porta a essere “negativamente italiani”, dove l’attività di un soggetto, di un ente, di una persona o di un comitato deve essere contestato sempre e solo per motivi politici e mai per il benessere di un cittadino, di un lavoratore e, in generale, di una comunità intera. C’è chi si lamenta dell’assoluta mancanza d’inerzia da parte di governi e dirigenti, c’è chi si lamenta perché non sa fare altro e c’è chi si lamenta per questioni politiche, personali, arriviste.
E poi c’è chi puntualmente non rammenta mai che lamentarsi quando si perde un’occasione di felicità o di crescita, è quasi sempre una situazione dove è troppo tardi per tornare indietro.