Linea d’Ombra continua il suo viaggio presentando, nella terza giornata di eventi, al Teatro Verdi di Salerno,il dibattitto sui “Media Intelligenti”. A discutere dell’argomento Diego De Silva (scrittore, giornalista e sceneggiatore) , Gian Arturo Ferrari (presidente del Centro per il libro e presidente di News 3.0) e Carlo Freccero (direttore rai4). Modera l’incontro Manuele Bonaccorsi (vicedirettore di Left).
Il nostro, è un secolo di frattura ,tutto ciò che conoscevamo ,fino a pochi anni fa,sul mondo della comunicazione è stato distrutto, lasciando posto a contraddizioni e domande che, ancora oggi, non trovano delle effettive risposte .
Al centro del dibattito non vi è solo la televisione ,mezzo di comunicazione conosciuto molto bene dal direttore di Rai4 Freccero,ma sprattutto il web,il mondo dell’editoria e la stampa.Infatti questi tre universi stanno vivendo un momento di profoda crisi ,dovuto soprattutto all’avvento dell’informazione 2.0 che detiene il 95 % del mercato pubblicitaro .
La libera trasmissione di notizie,immagini e pensieri trasmessa attraverso gli schermi in megapixel delle nostre piattaforme elettroniche, plasmano e aiutano a creare una propria identità ,un proprio mondo sociale fatto di contatti e riflessioni che si scontra direttamente con il mondo reale.
Le diverse realtà generazionali ci portano a comprendere il cambiamento. La televisione “emozionale” come l’ha definita Freccero;di massa,generalizzata in cui vigeva la dittatura dell’ audience e che era,per il pubblico meno colto,specchio sulla società e fonte di cultura; si è trasformata in una realtà individualizzata. Si parla ,infatti,di NeoTelevisione che tende a creare spazi individuali,divisa in tanti piccoli settori che esplicano una forte libertà ,e che insieme al web, formano una massa di ascoltatori alla ricerca di contenuti individualizzati.
Anche la stampa e l’editoria hanno dovuto fare i conti con il mondo di internet.La possibilità di pubblicare da soli il proprio ebook o di condividere in tempo reale le notizie, ha trascinato nel vortice della modernità anni di evoluzione editoriale. La stampa che nel quattrocento aveva fatto la fortuna dei “metallurghi” del libro, producendo profitti molto alti, grazie alla diffusione delle opere e alla vendita dei giornali, non esiste più.
Oggi pubblicare è a costo zero.
Questa pratica,però, non porta sempre benefici. Spesso a causa di una mancata “Agenda” o più semplicemente di una linea editoriale,ciò che viene scritto è destinato a perdersi nel vortice del web. La notizia ,infatti, come ha affermato Diego De Silva, non basta da sola; essa deve essere confezionata ,costruita e contestualizzata . Secondo Freccero sopravviverà solo il “capitale intellettuale e creativo” ,la conoscenza dei media e la capacità di unire in un unico grande blocco ogni piattaforma comunicativa.
A concludere il dibattito la domanda a cui ancora nessuno sa dare una risposta :”Sono coloro che lavorano dietro l’informazione a manipolarci,oppure ,è chi guarda e legge che manipola i costruttori di informazione?”
Probabilmente non lo scopriremo mai.