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L’Hardware – Le Poesie di Zerottonove.it

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L’Hardware – Le Poesie di Zerottonove.it

“L’Hardware” non è una denuncia corale, né l’opposizione ai dogmi del perbenismo sociale, ma un dito puntato sull’indolenza di chi è immerso nel “sistema” e si lascia da esso assorbire, snaturare, annullare

hardware

L’Hardware

Sai cos’è il robot

di ultima generazione?
Una macchina che ama

– l’indifferenza,
un ingranaggio/civile,

un oggetto/asservito.
Il robot, sai che cos’è?

Un cuore di metallo
che agisce in modo binario,

s’inchina al tasto “Invio”
e resetta i dati a convenienza.

Un robot è una macchina geniale,
in un mondo semiperfetto

donde non esce nemmeno a Natale
(odia gli errori, odia l’affetto).

Servitore che lavora,
e lavora molto bene

(col WiFi che lo tormenta,
se lamenta schiavitù).

Il robot è cieco:
niente occhi per soffrire,

niente casa da ostentare,
né poesia per chi ama,

un sistema – non scintilla.
Sai qual’è il robot

di ultima generazione?
Sei tu, lavoratore,

le tue speranze virtuali
e il tuo account su iCloud:

un robot assai precario,
alla vita indifferente

perso senza WiFi,
e assai bonario

(col suo conto corrente);
stravagante – coi parenti,

nemico sì – dei sentimenti,
ma sempre connesso

ai “preferiti” (purché ricchi, s’intende).

Maria Cristina Folino

(leggila anche sul BLOG)

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