Leonardo Vecchiolla, 26enne di Ariano Irpino, si è tolto la vita sparandosi un colpo alla testa nella casa degli zii in via Intonti
Ennesima tragedia in Irpinia, Leonardo Vecchiolla, appena 26enne e da tempo domiciliato a Chieti, si è tolto la vita nell’abitazione dello zio ad Ariano Irpino, sparandosi con un colpo di fucile alla tempia. Il giovane era già noto alle cronache perché ritenuto tra i partecipanti dell’assalto al furgone dei Carabinieri in piazza San Giovanni a Roma, durante il corteo degli “Indignati” del 15 ottobre 2011, lo stesso furgone che poi venne dato alle fiamme.
Successivamente alla carcerazione preventiva, Leonardo aveva cominciato ad assumere psicofarmaci ed era in cura presso un medico. Ai tempi era ancora studente all’università di Chieti, e subito dopo il suo fermo ci fu un presidio di solidarietà davanti al Tribunale de L’Aquila per chiederne la liberazione. Leonardo Vecchiolla venne scagionato nel novembre del 2011 dal Tribunale del Riesame per mancanza di prove.
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Forse il peso di questo processo che ancora doveva concludersi ha influito sulla scelta del folle gesto, che ha lasciato sconvolta tutta la comunità irpina e soprattutto i suoi familiari, tra cui la moglie e un figlio di appena tre anni.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Ariano e la squadra del 118. Ancora da chiarire la dinamica del suicidio, che gli inquirenti stanno cercando di ricostruire. La Procura della Repubblica ha sequestrato il corpo privo di vita del giovane per sottoporlo alle analisi del medico legale.