Legge Severino: “Sono candidabile ed eleggibile” afferma l’ex Sindaco di Salerno, ospite della trasmissione ‘in 1/2 h’ condotta da Lucia Annunziata
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La Legge Severino, le primarie, PD e Renzi, sono state le tematiche principali affrontate durante l’intervista all’ex Sindaco Vincenzo De Luca a Rai Tre, durante la trasmissione ‘in 1/2 h’ condotta dalla giornalista Lucia Annunziata, in onda alle 14:30 dell’8 marzo.
La Legge Severino, approvata il 31 dicembre 2012 ed entrata in vigore il 5 gennaio 2013, affronta il difficile tema della corruzione e dell’ incandidabilità, ovvero il “divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna“.
Per l’ex Sindaco di Salerno, condannato ad un anno di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per l’accusa di abuso d’ufficio, scatterebbe infatti la Legge Severino, con la conseguente incandidabilità alle primarie del PD.
“Che ci sia la Legge Severino non mi fa nè caldo nè freddo – chiarisce De Luca durante l’intervista – credo sia stato un atto di grande coraggio e coerenza da parte di Renzi farmi concorrere alle primarie, in una condizione obiettivamente difficile.”
“La Severino può stare dove sta – continua De Luca – il problema è del Parlamento, non mio, appena interviene tale legge, un minuto dopo interviene il Tar, che come si è visto a Napoli (Caso De Magistris ), Salerno, dovunque, reinsedia nei poteri gli eletti.“
Nonostante sia entrata in vigore per cacciare dalla politica “i corrotti e i tangentisti“, risulta una legge paradossale agli occhi dell’ex Sindaco di Salerno essendo “l’unica legge ad personam, grazie all’articolo 64, applicata ai sindaci, agli amministratori e funzionari pubblici, ma non viene applicata ai ministri, ai vice-ministri e ai parlamentari.“
Secondo la Legge Severino, infatti, un amministratore pubblico può essere sospeso e decadere, anche in seguito ad una condanna di primo grado, ovvero non definitiva.
Altro argomento insidioso affrontato durante l’intervista, è stato il giudizio formulato dallo scrittore Roberto Saviano, il quale invitò i cittadini a non andare a votare.
“Nutro un grande rispetto per Saviano – chiarisce De Luca – ma deve fare attenzione a non innamorarsi della propria immagine, e deve capire che se si dà un’immagine generalizzata di camorra in Campania, si dà un immagine non vera, ed è un immagine di disperazione.“
L’ex Sindaco, prima della conclusione dell’intervista, ricorda il suo impegno in particolare per la sicurezza urbana che definisce “una delle grandi emergenze nazionali“, ma si distacca completamente dalla linea di pensiero di Matteo Salvini.
“Abbiamo un diverso approccio con il tema della solidarietà – conclude – non ha la mia stessa capacità di sentire la sofferenza di popoli che vengono a rifugiarsi nelle nostre città, la Sinistra deve imparare a governare il tema della sicurezza in maniera non ideologica o finisce per far crescere le spinte reazionarie e persino razziste, facendo un grande regalo a Salvini.”
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