In Campania il crowdfunding per riqualificare l’area della sorgente del fiume Sarno. Legambiente lancia la seconda call a sostegno di “Bellezza Italia” nell’ambito del progetto UnipolSai Future Lab sul portale Eppela
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Cinque iniziative concrete e articolate per restituire al nostro Paese e ai suoi abitanti angoli di natura e storia, dal nord al sud, al momento purtroppo inaccessibili.
Al via da oggi, giovedì 19 novembre su Eppela, la principale piattaforma italiana di crowdfunding reward based, la seconda call di Legambiente sul tema “Bellezza Italia”, lanciata nell’ambito del progetto UnipolSai FutureLab.
Una chiamata alla raccolta fondi e all’impegno collettivo per riqualificare e valorizzare aree dismesse dello Stivale che si concluderà tra 40 giorni e nel corso della quale UnipolSai, nel ruolo di mentor di Eppela, co-finanzierà la metà (fino a un importo massimo di 5mila euro) dei progetti che raggiungeranno il 50% del budget prefissato.
La call di Legambiente riguarda cinque programmi d’intervento per la bellezza della nostra Italia, promossi dai circoli locali e strutturati attraverso un piano mirato di azioni.
In Campania il circolo Leonia Legambiente ha promosso il progetto “Torniamo alla fonte“, che punta alla sistemazione del lungofiume in località Foce nel territorio di Sarno (Salerno), area oggi negata ai cittadini perché lasciata in completo abbandono.
Grazie alla raccolta fondi verrà recuperata la zona di ingresso e il sentiero, con l’integrazione di aree di sosta e realizzata una staccionata in legno lungo i tratti di accesso in pendenza.
Sarà, poi, messo in sicurezza il ponte pedonale di collegamento e verrà riqualificata la scala di accesso e il pontile.
Obbiettivo economico: 8mila euro.
“La bellezza è la principale caratteristica che il mondo riconosce all’Italia. La nostra dote, la nostra ricchezza – ha dichiarato la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni.
Individuarla, tutelarla, crearne di nuova è la chiave per immaginare un futuro oltre la crisi. Per questo è necessario investire risorse per contrastare il degrado, l’abbandono, il consumo insensato del territorio ma la vera sfida è ricostruire il concetto di bene comune, l’orgoglio dell’appartenenza e della partecipazione alla vita collettiva”.
“Da diversi anni abbiamo incentrato le nostre attività sul disinquinamento del fiume Sarno e la valorizzazione di un territorio che resiste e mantiene intatta una forte attrattiva dal punto di vista naturalistico e agricolo – spiega Luana Mattiello, presidente del circolo Leonia Legambiente – La nostra idea non è solo riqualificare e sistemare questo tratto del Sarno, ma attivare un percorso che coinvolga la comunità. Vorremmo che i cittadini si sentissero protagonisti di questo cambiamento, attivando anche un cantiere didattico, dove si possa fare non solo educazione ambientale, ma anche sperimentare ed attuare opere di tutela e ripristino della funzionalità ambientale e di salvaguardia del fiume”.
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