Il Presidente di Legambiente Campania, Buonomo: “Troppi ritardi dalla Regione per contrastare emergenza incendi. Occorre prevenzione!”
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Emergenza incendi. “Da metà giugno ad oggi in Campania sono 2.461 gli ettari di superfici boschive andati in fumo. La Provincia di Salerno la piu’ colpita dagli incendi con 923 ettari, pari al 37% del totale della superficie regionale bruciata”.
E’ quanto riporta il dossier diffuso da Legambiente Campania relativo all’emergenza incendi che sta devastando l’intera regione.
Numeri da capogiro quelli raccolti da Legambiente in collaborazione con la Commissione Europea.
“Il dato più rilevante– commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania– è che la gestione dell’emergenza incendi è stata segnata fino ad ora da troppi e ingiustificati ritardi a livello regionale”.
Ad oggi, infatti, la Campania , insieme al Lazio non ha ancora approvato il Piano AIB 2017 (piano antincendio boschivo) e le relative modalità attuative per organizzare la prevenzione, il lavoro a terra, e gli accordi con i Vigili del Fuoco e con la Protezione Civile.
“Ma il Piano AIB da solo non basta a scongiurare devastazioni e atti dolosi, se non è accompagnato da un’efficace macchina organizzativa e da politiche di gestione forestale sostenibili come dimostra la situazione reale” afferma Buonomo.
Ai ritardi, va aggiunta il numero insufficiente delle squadre di operai forestali e soprattutto l’assenza di strategie e di misure di adattamento al clima.
“In questo quadro– commenta Legambiente- si inserisce anche il processo di riorganizzazione delle funzioni dell’ex Corpo Forestale ora assorbito nell’Arma dei Carabinieri e i ritardi nazionali dovuti al fatto che il Governo non ha approvato i decreti attuativi necessari al completamento del passaggio di competenze”.
E la Penisola continua ad andare in fiamme soprattutto per mano di piromani ed ecomafiosi.
“Le fiamme sul Vesuvio come nel resto della Regione sono un pericoloso segnale di rifiuto di legalità . La quantità di ettari di boschi e pinete distrutti in pochi giorni costituisce un pesantissimo e gravissimo affronto al patrimonio di natura e biodiversità della nostra regione e in particolare del Parco Nazionale del Vesuvio. Gli incendi estivi si combattono soprattutto in inverno e primavera con la manutenzione ordinaria.”