Si è tenuto questa mattina a Palazzo di Città il convegno “Legalità e Sicurezza”, organizzato da Finetica Onlus
Durante il convegno, è stato presentato il “Decalogo della Legalità”, per rimarcare l’importanza di propendere al bene comune, rifiutando ogni forma di violenza.
Il responsabile provinciale Finetica di Salerno, Luigi Gravagnuolo, ha subito chiarito la posizione dell’organizzazione. “Noi siamo Finetiica, una ONLUS riconosciuta formalmente. Disponiamo di fondi, assegnati dal Ministero dell’Economia e delle finanze, sottratti alle mafie, che utiliazziamo per il contrasto all’usura”.
“Operiamo per la prevenzione dell’usura – continua il presidente – cioè la persona a rischio di usura, rivolgendosi a noi, può avere la garanzia del nostro fondo, generalmente dell’80%, o anche del 100 in alcuni casi, in maniera da sottrarlo all’usura”.
Le persone che quindi non possono essere agevolate da prestiti bancari, possono rivolgersi al fondo di Fineca.
L’organizzazione lavora in maniera continua sui territori di Napoli, Caserta e Salerno. Gravagnuolo ha però confermato l’espansione in Lazio, Basilicata, Puglia, e Calabria.
Grazie alle collaborazioni con organizzazioni antiracket, le quali lavorano direttamente sull’usurato, Finetica completa il suo “organico”.
In Campania sono arrivati circa 57 milioni di Euro, e la Regione ha impegnato 23,56 milioni nel Fondo Sociale Europeo, e 17,91 milioni nel Fondo per lo sviluppo economico regionale “ai fini del potenziamento di attività di legalità e sicurezza“.
Il Sindaco Napoli ha rimarcato l’importanza della lotta contro ogni tipo di violenza da parte di organizzazioni malavitose, soprattutto in un territorio delicato come il nostro.
L’ntervento di Nello Tuorto, presidente associazione antiusura Finetica
Il presidente Tuorto chiarisce meglio la posizione di Finetica, precisando che l’associazione è iscritta in Prefettura a Napoli. In virtù di questa iscrizione, l’organizzazione può operare su tutto il territorio nazionale. L’importante è avvisare il prefetto del luogo.
Tuorto ha poi sfatato il tabù che vedeva Avellino e Benevento come città più tranquille rispetto a Salerno, Napoli e Avellino.
Altro tema fondamentale è quello dell’esclusione. Oltre il 25% delle persone dai 18 anni in su non può entrare nemmeno in banca. Questa parte della popolazione non ha un reddito dimostrabile e per questo non può chiedere prestiti. Il tutto sfocia nell’esclusione economica e sociale, che molte volte porta all’avvicinamento di organizzazioni criminali.
“Se non si cambiano questi meccanismi che comportano l’esclusione economica alla fine non ce la si fa“.
L’usura – conclude il presidente Tuorto – molte volte “si presenta come un amico nel momento di difficoltà”. Prima ti sorride, e poi ti stringe fino al soffocamento nella morsa dell’usura. Le famiglie infatti, non trovando crediti disponibili, si rivolgono agli usurai e rimangono strozzati.
Finetica si sta muovendo nei comuni e nelle scuole per far capire ai cittadini che “noi a Salerno ci siamo! “.
L’invito rivolto ai giovani è quello di evitare assolutamente il gioco d’azzardo, causa principale di usura.
Amedeo Frosi: trattare la malavita come un tumore
Altra personalità di spicco nel mondo della lotta alla criminalità è Amedeo Frosi, il quale ha dichiarato apertamente tutto il suo sdegno nei confronti della malavita. Questa lotta deve essere affrontata come un tumore, non si deve mai abbassare la guardia, facendo attenzione alla rigenerazione dei “tessuti”.
Per estirpare il male dalla comunità – secondo Frosi – bisogna rivolgersi alla comunità. “Questo è un problema sociale, e di conseguenza se i cittadini non prendono atto di ciò non si sente responsabile delle problematiche del territorio”.
Frosi ha voluto precisare che quando si parla di Salerno bisogna riferirsi a tutta la provincia. “Ci sono delle zone che sono vicine a quelle confinanti con il napoletano, con infiltrazioni di soggetti che provengono da altre regioni”.
Questo convegno ha messo in risalto l’operato e il coraggio di chi, ogni giorno, combatte la criminalità, in nome della legalità e della sicurezza comune.