Le Associazioni di Autismo della Regione Campania scendono in campo per la riapertura della scuola per i ragazzi disabili
Riapertura delle scuole per i ragazzi affetti da autismo e disabilità. Questa la richiesta delle Associazioni di Autismo che scendono in campo a sostegno di una fascia di studenti particolarmente colpita dall’emergenza Covid e dalla chiusura delle scuole.
“Con l ‘Ordinanza n. 86 del 30 ottobre 2020, il Presidente De Luca non solo ha confermato fino al 14 novembre la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primarie e secondarie, ma è riuscito a peggiorare le condizioni degli alunni affetti da disturbi dello spettro autistico e/o diversamente abili ai quali era stato consentito lo svolgimento delle attività didattiche in presenza ma che dal 30 ottobre potranno frequentare la Scuola solo previa valutazione “delle specifiche condizioni di contesto” da parte dei dirigenti scolastici.
Prontamente i dirigenti scolastici di nove Istituti Comprensivi di Salerno e Vietri sul Mare , hanno sottoscritto un accordo datato 1 novembre con il quale hanno deciso di sospendere le attività didattiche in presenza degli alunni diversamente abili denunciando che nella Conferenza dei servizi del 28 ottobre, il Comune e l’ASL non hanno fornito i dati di contesto necessari a una valutazione delle singole istituzioni scolastiche. In sintesi : la Regione ha scaricato le responsabilità sui dirigenti scolastici che prontamente le hanno scaricate su Comune e Asl che probabilmente ignorano questi famigerati dati di “contesto” o, a loro volta, non vogliono assumersi nessuna responsabilità.
Una sgangherata catena di comando che parte dalla Regione passando per Comuni e Asl fino ai dirigenti scolastici e che anello per anello si conferma incapace di governare e di prendere decisioni preferendo la serrata alla prima difficoltà piuttosto che assumersi le proprie responsabilità .Ma in questo scatenamento non ci sentiamo di assolvere i Dirigenti scolastici che si nascondono dietro i dati mancanti che però fino ad oggi non li preoccupavano visto che le Scuole sono rimaste aperte per il Collaboratori scolastici e per il Personale di segreteria. Crediamo che per la minoranza di alunni diversamente abili e i loro insegnanti nelle Scuole semideserte ci sono tutte le condizioni per garantire il distanziamento e i tutti i dispositivi di sanificazione per poterli accogliere in sicurezza come nelle altre Scuole della Città e della Provincia dove gli alunni stanno continuando la didattica in presenza con i loro insegnanti di sostegno o con progetti funzionali specifici.
Operatori educativi ed Assistenti alla comunicazione garantiti dall’Ufficio delle politiche sociali di Salerno sono figure di supporto che chiediamo invano da anni e che sono sicuramente benvenute, ma non possono essere i surrogati della Scuola in presenza come vorrebbero al Comune e i Dirigenti scolastici firmatari dell’Accordo.
Il gioco a scaricabarile tra Regione, Enti Locali e Dirigenti Scolastici non ci diverte affatto quando soprattutto e come sempre, a pagarne le spese sono i più fragili e stavolta si tratta degli alunni che più di tutti hanno bisogno della didattica in presenza e delle loro famiglie che sono state di nuovo lasciate da sole ad affrontare situazioni di insostenibili difficoltà anche di carattere economico non essendo stato riconosciuto il diritto a un vero reddito per chi non può andare al lavoro per assistere figli e familiari fragili. CHIEDIAMO con decisione che si si ricomponga la catena di comando e così come indicato nel DPCM del 4 novembre si ponga fine a questa vergogna decidendo di riaprire le Scuole agli alunni disabili e a tutti gli altri studenti perché le scuole differenziali non devono più neanche affacciarsi dalla finestra“.