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Lavoro sommerso ed immigrati, incontro al museo di Paestum

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Lavoro sommerso ed immigrati, incontro al museo di Paestum

Presentato questa mattina al Comune di Salerno l’incontro  al Museo Grandtour di Capaccio. Il tema: lavoro sommerso e immigrazione

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Lavoro sommerso e immigrazione sono i temi del ciclo di seminari di studio  che si svolerà al museo nei percorsi del Grandtour di Capacaccio, sabato 24 ottobre  alle 19.30. Stamane presso il Palazzo di Città questo appuntamento è stato presentato grazie al sindaco ff Vincenzo Napoli e a Daniela De Bartolomeo, direttrice del museo Paestum nei percorsi del Grandtour

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Lavoro sommerso ed immigrati, incontro al museo di Paestum

Scopo dell’incontro, alla luce dei recenti fatti di cronaca che riportano degli sbarchi sempre più cospicui di migranti dai nostri mari, è quello di aprire una realtà nuova sulla frontiera non solo del fenomeno migratorio, ma del lavoro sommerso che queste persone sono costrette a subire.

“Sono persone che hanno perduto tutto, oppure che hanno venduto tutto per cercare di sfuggire a situazioni disastrose nei loro paesi” spiega la De Bartolomeo, ” e l’obiettivo è sapere come dover regolare il lavoro sommerso e promuovere la loro integrazione“.

Per i migranti però non c’ è solo il lavoro sommerso, nonostante la piaga del caporalato e dello sfruttamento sia grave, ma anche una molteplicità di altri problemi come l’arrivo di minorenni non accompagnati, donne che vengono condotte qui con l’illusione di migliorare la propria vita e che invece sono costrette alla prostituzione, oppure, per i figli di migranti che nascono in Italia, lo scontro generazionale con i genitori, i quali intendono trasmettere naturalmente loro la propria cultura e le tradizioni delle proprie origini.

Tutte queste problematiche sono state quindi poste all’attenzione del sindaco di Salerno, il quale ha parlato dell’aspetto peggiore della globalizzazione come quello delle guerre, e dei recenti conflitti in Medioriente. Napoli intende infatti porre in essere “un’opera di sensibilizzazione per quanto riguarda la politica estera e l’accoglienza dei minori”.

Un momento di conoscenza e consapevolezza per fare sì che la diversità culturale diventi un arricchimento, che si vada incontro all’integrazione ed alla vicinanza tra i popoli.

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Classe 1987, ho frequentato l’Università degli Studi di Salerno, conseguendo la Laurea di Primo Livello in Sociologia. Ho ottenuto una certificazione di frequenza per il corso di addetto/responsabile Ufficio Stampa e ho partecipato a diversi concorsi letterari, tra cui quello dell'estate 2015 del Circolo degli Artisti Salernitani, che mi è valso un Primo Premio. Lo scorso anno ho pubblicato il mio primo romanzo edito da Writers Editor, intitolato "Amore di papà". Sono un'attivista femminista e sostenitrice dei diritti LGBTIQ e gestisco una pagina Facebook sui diritti delle donne, "Doppia Vu Women Rights". Inoltre, ho il ruolo di segretaria provinciale presso la sezione NIDIL CGIL di Salerno.