A Colli del Tronto si è chiuso il V Congresso Nazionale della Federazione CISL
Università che ha visto all’unanimità la riconferma di Francesco De Simone Sorrentino alla carica di Segretario Generale
Cisl Università – De Simone ha rappresentato grande soddisfazione per la qualità dei lavori congressuali che si sono svolti in un clima di grande serenità e amicizia e forte partecipazione, distinguendosi per interventi della dirigenza sindacale di alto profilo e intensa passione che confermano l’impegno quotidiano della CISL Università al fianco delle donne e degli uomini che operano nel sistema della formazione superiore e della ricerca scientifica.
“In questo momento molto complesso per la vita del Paese, guardiamo con forte
preoccupazione e dolore ai fatti sconcertanti che accadono in Ucraina e che minacciano la buona crescita che si stava registrando in Italia grazie al grande Piano di ripresa e resilienza varato dal Governo e approvato dall’Unione Europea”.
Questa la prima considerazione del Segretario Generale Francesco De Simone Sorrentino che ha aggiunto: “Nel settore della formazione superiore e della ricerca scientifica sono state investite enormi risorse che servono a dare un grande impulso alla crescita del Paese per garantire un futuro migliore ai nostri giovani, perché è dalla conoscenza e dall’innovazione che riparte il Paese. Per questo motivo non dobbiamo fallire l’appuntamento con il PNRR, costi quel che costi e la CISL Università sarà impegnata su questo fronte affinché la contrattazione e il confronto, tanto sui tavoli nazionali quanto su quelli locali, possano costituire uno strumento per raggiungere questi obiettivi”.
Per il numero uno della Cisl Università, che sarà affiancato nel suo mandato da Simona Romano, Domenico Carlomagno e Pasquale Passamano, eletti componenti della Segreteria Nazionale, occorrerà innanzitutto dotare le Università e le Istituzioni AFAM di nuovi strumenti legislativi e contrattuali per consentire una migliore competizione in campo europeo e internazionale. In particolare occorrerà aggiornare gli ordinamenti professionali, elevare i salari ed innovare i criteri di progressione economica e di carriera, rendere effettivi ed esigibili tutti i punti
del Patto per il pubblico impiego sottoscritto con il Governo il 10 marzo 2021, esaltando la contrattazione decentrata, valorizzando le competenze interne e sbloccando un grande piano di reclutamento che assicuri stabilizzazione del precariato ed immissione di nuove leve.
Il Congresso ha visto la partecipazione di autorevoli ospiti quali il Sen. Francesco Verducci, Vicepresidente della VII Commissione permanente Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport, il Prof. Giuseppe Recinto, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Università e della Ricerca, il dott. Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN, il Dott. Giuseppe Cananzi, Dirigente dell’Ufficio XIV del Ministero dell’economia e delle Finanze e Maddalena Gissi Leader della CISL FSUR che con i loro interventi hanno arricchito significativamente il dibattito congressuale.
A chiudere i lavori congressuali è stato il Segretario Generale della CISL, Luigi Sbarra, coadiuvato dal Segretario Confederale Ignazio Ganga. Sbarra nel suo intervento ha ringraziato “la Cisl Università per lo sforzo quotidiano compiuto al fine di superare i ritardi nel mismatch professionale, nella ricerca e nell’innovazione. L’ Università” ha aggiunto il leader della CISL “è uno dei luoghi dove si costruisce il futuro, da tutelare e salvaguardare. L’Università, assieme a
Scuola e Ricerca, è la “fabbrica” più importante per costruire l’avvenire dei nostri giovani e permettere, così, al Paese di guardare avanti con speranza”.