Sensibilizzare i cittadini sulle possibilità di prevenzione e di cura delle più importanti patologie oncologiche e garantire prestazioni di maggiore qualità: sono questi i principali punti della campagna di prevenzione oncologica promossa dall’Asl, per la diagnosi del cancro al collo dell’utero, nel colon retto e nella mammella.
La campagna, estesa a tutta la popolazione residente sul territorio aziendale, si articolerà attraverso spot televisivi, spazi sui quotidiani, social network, e consisterà in una rete oncologica con percorsi diagnostici e terapeutici dedicati a ciascuna patologia tumorale.
Lo screening oncologico è un’utilissima attività di prevenzione. Gli aspetti operativi della campagna sono stati direttamente seguiti dal direttore generale dr. Antonio Squillante, con il coordinatore del Cruscotto Direzionale degli screening oncologici dr. Antonio Lucchetti, i medici specializzati (Grazia Gentile, Giuseppina Arcaro, Walter Di Munzio), il Dirigente referente per lo screening mammografico (Giuseppe Tramontano). e il Direttore della Radiologia del P.O. di Pagani, Vincenzo Formicola.
Le aree di primo interesse sono i Distretti di Cava de’ Tirreni, Angri, Nocera e Sarno: infatti, dal 6 Maggio 2013 al 5 Maggio 2015, vale a dire in due anni, 41.800 donne di età compresa fra 50 e 69 anni, residenti in queste zone, saranno invitate mediante lettera personalizzata a sottoporsi gratuitamente allo screening mammografico.
In ogni Distretto Sanitario è stato individuato un Centro Screening, e ognuno ha ricevuto un finanziamento di circa 40.000 euro per migliorare l’accoglienza e la qualità tecnica.
“Stiamo dedicando una particolare attenzione all’assistenza territoriale e specificamente alla prevenzione – dichiara il Direttore generale Antonio Squillante – Se questa, per alcuni tumori frequenti, costituisce un’arma valida per ridurre la mortalità, l’Asl ha l’obbligo non solo istituzionale, ma soprattutto etico di creare le condizioni affinché tutta la popolazione interessata sia non solo a conoscenza dei test, ma che soprattutto possa facilmente accedervi”. Anche perché la salute è un diritto di tutti.