Il provveditorato di Salerno ha fissato per l’8 novembre la data utile per l’apertura delle buste per i lavori di riqualificazione su via V. Russo a Nocera Superiore
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Questa mattina il Provveditorato Opere Pubbliche di Salerno ha reso noto la data in cui verranno aperte le buste, 8 novembre 2016, con le offerte di gara relative al progetto di riqualificazione urbana su via V.Russo a Nocera Superiore. In tale data saranno aperte le buste con le offerte di gara e successivamente l’affidamento e l’inizio del piano di riqualificazione.
Malgrado gli step obbligatori imposti dal nuovo codice degli appalti che dilatano le tempistiche di avvio dei lavori pubblici a favore di una maggiore trasparenza, il sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, incassa dalla Stazione Unica Appaltante, in capo al Provveditorato di Salerno, un risultato importante sul versante delle opere pubbliche.
«È un intervento di riqualificazione atteso dai cittadini di via Russo da decenni – sottolinea il Primo Cittadino – l’abbiamo messo su carta e progettato appena insediati, l’abbiamo seguito nella sua fase preliminare ed ora siamo in chiusura d’iter burocratico e pronti all’avvio dei lavori. L’apertura delle buste ed il successivo affidamento a quella che verrà indicata come la ditta vincitrice dell’appalto rappresentano una boccata d’ossigeno all’attesa di tanti residenti di via Russo che, ogni giorno, ci sollecitano soprattutto sui social».
L’intervento prevede la sistemazione dell’impianto elettrico del tracciato, il rifacimento dei marciapiedi, la riqualificazione della pubblica illuminazione con l’installazione di luci a led e l’installazione di telecamere.
Inoltre nella serata di ieri, l’amministrazione comunale ha restituiamo ai cittadini della Città della Rotonda, la fontana di piazzetta Filauro da tempo in pessimo stato. L’intervento, portato a termine, s’inserisce nel piano di riqualificazione e di miglioramento del decoro urbano dei punti nevralgici della città, come appunto via Vincenzo Russo.
«Era in uno stato pietoso: l’abbiamo riqualificata, rimessa a nuovo, migliorata – commenta Cuofano– È vero, c’abbiamo impiegato un po’ di tempo in più, ma n’è valsa la pena: non è stato un intervento di maquillage, ma siamo dovuti intervenire a livello strutturale nel momento in cui sono stati trovati cavi usurati, centralina non funzionante, lampade ormai spente dall’abbandono».
«Un piccolo restyling per una fontana che esce dall’abbandono e dall’anonimato – commenta sui social l”assessore all’estetica della città Prof. Teobaldo Fortunato – …voleva essere, nelle intenzioni del progettista la stilizzazione involuta dell’acquedotto medievale. Le opere dell’uomo non vanno abbattute ; in ogni caso, segnano la storia di un paese, che ci piaccia o no».
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