Lammily con la cellulite e le smagliature è la nuova Barbie senza complessi. Rispecchia il corpo di una normale diciannovenne ed è acquistabile online
[ads2] Lammily è la nuova Barbie “realistica”, senza i capelli biondo platino, i fianchi stretti, le gambe lunghissime e il seno da pin-up. Lammily ribattezzata anche: “Barbie normale”, ha il fisico e l’aspetto di una ragazza di 19 anni, con le forme rotonde, il viso leggermente paffutello e un’altezza “umana”. Insomma, niente di più lontano dal fisico impossibile, irreale, super finto delle Barbie.
L’ideatore di Lammily: Nickolay Lamm, è un designer venticinquenne di Pittsburgh, ha realizzato la sua bambola “normale” sfruttando il crowdfunding (un finanziamento collettivo basato sulle offerte del pubblico). Il giocattolo è stato già testato sui bambini, che avrebbero preferito la nuova bambola alla classica supermodella. La Lammily Doll è in vendita online e ha anche un sito.
“Time to get real” è il suo slogan, e per rendere ancora più forte questo messaggio, la Lammily è dotata di “accessori” che non sono le (meravigliose, lasciatemelo dire) scarpe e le borse delle mille Barbie in circolazione, sempre alla moda e fighissime ma sono gli ‘inestetismi’, degli adesivi che riproducono cicatrici, smagliature, brufoli, tattoo e cellulite. La bambola, dunque, è in grado di riprodurre, nella sua totale normalità, una ragazza vera, quella della porta acanto, quella che incontri in metro e che a scuola si confonde fra tutte le altre.
L’obiettivo è quello di allontanare i bambini dagli stereotipi di bellezza mediatici e di trasmettere l‘accettazione per il proprio corpo. Nickolay Lamm ha dichiarato di aver vissuto sulla sua pelle, ai tempi del liceo, il disagio di non essere in un corpo che desiderava. Era diventata per lui una vera e propria ossessione, una di quelle che ti fa perdere il contatto con la realtà. Nickolay con la Lammily Doll, cerca di trasmettere ai più giovani che l’imperfezione e la realtà possono essere divertenti. Il progetto è molto ambizioso e prevede una serie di dolls di diversa etnia e taglia e non è escluso che ci sia, in futuro, anche una versione maschile.
La Lammily Doll ha un valore didattico, ma il gioco non dovrebbe essere verosimile , le Barbie ci hanno sempre proiettato nel loro mondo fantastico da più di 50 anni: sono cresciute con noi, hanno cambiato acconciature, guardaroba e mestieri con disinvoltura (ma restando sempre fedeli a quel bellimbusto di Ken, il fidanzato storico). Sono andate sulla luna, hanno sfilato con gli abiti degli stilisti più famosi del pianeta, ci sono le Barbie patentate alla guida di camper rosa e di recente hanno anche rinunciato alla chioma bionda e fluente per assomigliare a tutte le bambine malate di cancro che hanno perso i capelli in seguito alla chemioterapia e desiderano una bambola con cui identificarsi. Tuttavia, l’eccessiva magrezza, la bellezza stereotipata e la passione per il rosa hanno da sempre scatenato critiche e malcontenti.
La Lammily Doll cancella tutti gli stereotipi di bellezza, ma forse cancella anche il sogno: va benissimo il fisico realistico, ma quante bambine al mondo vorranno effettivamente giocare con una bambola con l’acne o con le smagliature? A sette o otto anni questi sono problemi lontani e non si ha ancora la sensibilità per capire davvero cosa vuol dire avere la cellulite o un tatuaggio e cosa questo comporta nella vita di una donna.
Io dico sì alla Lammily Doll e con le smagliature, la cellulite e i brufoli non ci gioco, ci vivo, felice.