Leonardo Menichini torna al timone della Salernitana. Il tecnico toscano nella passata stagione conquistò la promozione tra tanti record e qualche difficoltà
[ads1]La Salernitana dà il bentornato a Leonardo Menichini. Il tecnico di Ponsacco ritorna sulla panchina granata per salvare quella Serie B che soltanto nove mesi fa aveva conquistato al termine di una stagione fatta di tanti record e tante difficoltà.
Anche nell’estate di due anni fa Menichini era subentrato a stagione in corso. Chiamato al posto di Mario Somma, l’allenatore toscano fu accolto con molto scetticismo ma fu bravo a tirar fuori il massimo delle potenzialità da una squadra non allestita da lui, conducendola con due giornate di anticipo alla vittoria del campionato.
Una promozione meritata e fatta di importanti primati: il primo riguarda il numero di punti ottenuti, 80, frutto di 24 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte. Altro record è quello delle 12 vittorie ottenute in trasferta, dove i granata furono anche la miglior difesa del torneo, non subendo reti in ben 11 delle 19 gare disputate.
Eppure nella passate stagione la Salernitana e sopratutto Menichini subirono critiche probabilmente eccessive ed ingenerose attraversando quindi momenti molto difficili. L’allenatore fu bravo a compattare il gruppo e, nel momento cruciale del campionato, dimostrò grande carattere lasciando per alcune partite in panchina giocatori importanti come Gabionetta e Nalini.
Il tecnico toscano mostrò di avere anche grande duttilità tattica, cambiando modulo e volto alla squadra a secondo di quelli che erano gli avversari e il momento. Conquistando la Serie B smentì chi lo accusava di non avere il “phisique du role” per allenare in una grande piazza come Salerno.
Poi l‘esonero il 20 giugno, causa le divergenze con il d.s. Fabiani e nonostante il rinnovo automatico ottenuto proprio in seguito alla promozione raggiunta.
Il compito che ora spetta a Menichini è certamente difficile ma neanche impossibile:da un lato dovrà essere molto concreto, puntare subito sui risultati e solo successivamente sul gioco, dall’altro c’è da dire che, in una classifica comunque deficitaria, la salvezza è distante solamente tre punti.
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