In merito alle accuse e alle condanne che vedrebbero coinvolti attivisti di CasaPound, ritenuti colpevoli dell’irruzione e distruzione del centro sociale Asilo Politico ora chiamato Jan Assen e di incitamento all’odio razziale, all’apologia al fascismo e al vilipendio alla Resistenza, pubblichiamo la replica inviataci in redazione dal Direttivo provinciale di CasaPound Salerno.
Salerno, 2 maggio – A differenza di quanto riportato oggi su molte testate locali, CasaPound Italia è estranea al processo per il danneggiamento del Centro sociale Asilo Politico. A renderlo noto è la stessa associazione, ricordando che “i fatti contestati agli imputati risalgono al 2006 e alla
prima parte del 2007, mentre CasaPound è nata a livello nazionale solo nel maggio-giugno 2008”.
“Risultano, inoltre, faziosi – prosegue la nota dell’associazione – i titoli che indicano i quattro imputati come aderenti a CasaPound Italia. Uno solo di loro fa parte del nostro movimento, fin dalla sua fondazione a Salerno. Gli altri tre non sono nostri militanti e, anzi, aderivano a
un’organizzazione da sempre distante dal nostro progetto politico”.
“Ricordiamo, infine, che nella sentenza di primo grado Lezzi è stato assolto sia dall’accusa di apologia di fascismo sia da quella di devastazione del centro sociale.”