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La notte di Porta Pia

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La notte di Porta Pia

21 ottobre 2013

Hanno manifestato sabato, riempiendo Roma. No-tav, No-mous, movimenti per la casa, movimenti contro l’austerity, indipendenti, antagonisti. Oltre 70000, tanti ragazzi, ma anche anziani, donne e bambini. Hanno manifestato per la giustizia, per il rispetto, per il futuro. Perché un diritto viene annullato e mal restituito. Ci sono stati gli scontri e anche tensione. Arrabbiati si, ma non violenti. In tanti hanno deciso di restare per far sentire la loro voce, far rispettare i diritti di tutti.

Un protesta che continua ad oltranza con l’acampada a Porta Pia, davanti al monumento del Bersagliere. Tantissime tende occupano la piazza sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine: ma non c’è tensione, nessun disordine. Il clima è sereno, di attesa, di costruzione.

Dice un manifestante.”L’acampada non è il punto d’arrivo ma l’inizio della sollevazione, siamo a Roma per avere risposte: stop agli sfratti e recupero delle case sfitte”.

Un’assemblea pubblica degli antagonisti, la decisione di rimanere fino a martedì, giorno in cui ci sarà l’incontro col Ministro delle infrastrutture Lupi. La notizia è stata accolta con l’applauso della Piazza, perché c’è voglia di lottare per qualcosa di concreto e continuare a farlo con determinazione. “Da qui oggi è nato il movimento dei movimenti”, dicono più voci. E intanto la notte è passata tra balli, canti, musica a pochi metri dalla polizia e con tanta voglia di resistere.