
La Fiaf Campania (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), in occasione delle festività di fine anno, lancia un “contest” creativo sul tema della “Smorfia” nelle sue rappresentazioni, simboliche, astratte e culturali.
Un evento di “Iphotografia”, realizzato con reflex tradizionali e strumenti touch, definiti come la nuova grammatica mobile dell’immagine.
La Smorfia napoletana ha radici che si perdono nella storia: secondo alcune teorie deriva da versioni volgarizzate e ridotte degli antichi libri dei sogni. I cinque volumi di Artemidoro di Daldi, vissuto nel II secolo d.C., e altre opere simili, si erano ridotti in età bizantina a un elenco di significati standard per possibili sogni, senza la teoria originaria. Proseguendo nel Rinascimento trattatisti come Cardano, Della Porta, Pico della Mirandola o Paracelso riscoprono i testi greci di quei maghi-scienziati che studiano e praticano l’oniromanzia greca e la “qabbalah” ebraica.
Nel lontano 1576 l’Ammiraglio Doria convinse la Repubblica Marinara a istituire una legge che fissasse ogni sei mesi il rinnovo dei membri dei Collegi Genovesi e ciò avveniva tramite sorteggio. A questo punto il popolo incuriosito iniziò a scommettere chi sarebbe stato sorteggiato.
All’inizio, questo, atteggiamento da parte del popolo per l’Autorità della Repubblica fu ritenuto offensivo, ma poi col tempo le cose cambiarono e fu istituito un vero e proprio banco del lotto e acquistò il nome del gioco del seminario.
Tale gioco si dilagò anche in altri Stati Italiani fino a raggiungere la città di Napoli dove divenne popolarissimo. Parallelamente all’arrivo del gioco del seminario a Napoli nacque un’altra arte: l’interpretazione degli eventi reali dei sogni dalla quale era possibile ricavare dei numeri per poi giocarli. E’ forse proprio perchè i sogni hanno più valore della realtà, che l’interpretazione della cabala derivi da Morfeo (divinità del sonno) e dal quale nasce la parola “Smorfia”.
Ai numeri furono associate delle figure simboliche che tuttora persistono.
I numeri della “Smorfia”, dunque, sono un tema ricco di significati che si prestano a interpretazioni infinite e questo “contest”, invita i partecipanti a esprimere, con creatività, la propria personale interpretazione, immortalarla con l’obiettivo del proprio smartphone o macchina fotografica e condividerla in una community.
La Campania, oggi, si avvale di un team di tesserati che lavorano per diffondere l’arte fotografica, riappropriarsi della cultura, ma soprattutto produrre cultura.
Il “contest” #smorfiaf è un progetto per stimolare le nuove generazioni, con il loro linguaggio, per promuovere la fotografia e più in generale le nuove espressioni artistiche.
Per partecipare al nuovo contest fotografico #smorfiaf bisogna seguire queste semplici mosse:
1) scegli un numero della Smorfia Napoletana e scatta una foto che ne rappresenti il significato;
2) carica la tua foto su instagram, condividile con #smorfiaf e #cclacartiera e non dimenticarti di taggare @fiafcampania @cclacartiera (pena l’esclusione);
3) accertati di non avere il tuo account privato e ricordati di vedere se il 10 dicembre la tua foto è stata scelta tra le 60 che verranno esposte al centro commerciale La Cartiera di Pompei, dove i visitatori daranno il loro giudizio applicando un “like” adesivo vicino a ciascuno scatto;
4) le tre foto che avranno raggiunto il maggior numero di “like” saranno premiate con fotocamera digitale, cover personalizzata con la foto premiata, stampa di 100 foto 13×18 cm.
NON SONO PREVISTE QUOTE DI PARTECIPAZIONE
Per info e regolamento completo www.fiafcampania.it.
EVENTO FB https://www.facebook.com/events/380317055431863