La vita umana ai tempi dell’ euro

Ogni giorni nella nostra vita, attraverso i mezzi di comunicazioni, irrompono notizie sconcertanti di uomini, giovani o vecchi, Imprenditori o lavoratori che a fronte di un fascicolo di fogli ,chiamato” cartella esattoriale” decidono di compiere l’ atto più estremo e più distruttivo del valore umano, il suicidio.

C è chi li chiama “omicidi di Stato”; Chi li chiama “perdite fisiologiche” dovute alla crisi, ma tutti dimenticano che dietro ad ogni numero ( 34 fino ad oggi i morti per suicidio dall’ inizio dell’ anno), che dietro ogni gesto , ci sono dei nomi , ci sono dei volti ,ci sono storie ,sogni e sacrifici fatti ;
Ci sono padri, come l’ imprenditore di Calolziocorte (Lecco), che ha tentato di impiccarsi nel giardino di casa, ma è stato salvato dall’intervento della figlia quindicenne che lo ha sorretto fino all’arrivo della madre. Ci sono figli e ci sono uomini che preferiscono perdere la vita piuttosto che la dignità.
Come l ultimo messaggio che ha lasciato ai suoi cari Pietro Paganelli, un uomo di 72 anni di Pozzuoli, prima di spararsi in testa .”La dignità vale più della vita”.
Ma cos’è la dignità se non quella di alzarsi ogni mattina e spaccarsi la schiena con la speranza di creare un futuro migliore per la famiglia .

Cos è la dignità se non continuare a fare il proprio dovere per più di 35 anni consapevoli che poi si finirà a rimpinguare la fila dei nuovi poveri.
Cos’ è la dignità se non insegnare ai propri figli con gli esempi di vita che i valori esistono ancora.

Al contrario dov’ è la dignità di chiedere sacrifici a chi solo sacrifici conosce.
Dov’ è la dignità di vivere da privilegiati per 5 anni e vivere di rendita per la vita.
Dov’ è la dignità di farsi scoprire ladri, truffatori, sfruttatori di minorenni ,esempi da evitare e nonostante tutto rappresentare una Nazione.

In filosofia, con il termine dignità umana si usa riferirsi al valore intrinseco e inestimabile di ogni essere umano: tutti gli uomini, senza distinzioni di età, stato di salute, sesso, razza, religione, nazionalità, ecc. meritano un rispetto incondizionato, sul quale nessuna “ragion di Stato”, nessun “interesse superiore” della “”, la “Razza”, o la “Società”, può imporsi. Ogni uomo è un fine in se stesso, possiede un valore non relativo (com’è, per esempio, un prezzo), ma intrinseco.(fonte wkpedia)

Per questo viene da chiedersi oggi :quanto vale la vita umana?
Quanto vale la dignità umana?

E per questo viene da dire a tutti coloro che nella disperazione oggi la fuori stanno pensando di farla finita:
“fratello mio, fermati e pensa solo un attimo……la mia vita vale un foglio?
Il non veder più la mia famiglia, vale una cartella?”
La risposta può essere una sola.
Forza che non siete soli.
MdM