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Sostegno e rispetto per i lavoratori de La Città, la nota dell’AGL

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Sostegno e rispetto per i lavoratori de La Città, la nota dell’AGL

L’AGL (Associazione Giornalisti Locali “Lamberti Sorrentino”) esprime solidarietà nei confronti dei giornalisti de La Città

L’AGL (Associazione Giornalisti Locali “Lamberti Sorrentino”) è nata per valorizzare il lavoro e l’attività giornalistica svolta a livello locale, legittimando il ruolo di giornalisti che spesso si confrontano, invece, con una scarsa considerazione e un disequilibrato riconoscimento professionale e sociale da parte della società civile.

Un gruppo, un’associazione dei e per i giornalisti che lavorano localmente e che localmente raccontano, spesso senza garanzie né tutele, la storia di paesi, aree interne, aree costiere, la storia delle persone o delle città aggrovigliate in fatti di cronaca e sociali di rilievo.

Quello che è accaduto con il quotidiano salernitano “La Città”, l’improvvisa  sospensione del giornale da parte degli editori, il licenziamento di 20 persone tra cui 13 giornalisti, i modi con cui è stata condotta questa triste vicenda imprenditoriale che in due anni ha praticamente distrutto una storia di 23 anni, sono purtroppo accadimenti che lasciano il segno nella vita della nostra provincia e del nostro lavoro.

A questo, si aggiunge il completo silenzio, equivalente a mancanza di rispetto, stima e considerazione da parte degli editori de “La Città”, nei confronti di oltre 80 collaboratori giornalisti locali che ogni giorno nei diversi territori della Provincia, hanno raccolto notizie per costruire le pagine del quotidiano salernitano.

Gli 80 collaboratori che “hanno fatto” nella sostanza il giornale, seppure con pochi euro pagati a pezzo ma “in qualche modo contrattualizzati”, a oggi non hanno ricevuto nessuna comunicazione da parte dell’editore, né di quello che stava accadendo, di quello che è accaduto, di quello che accadrà. Una dimostrazione del fatto che gli stessi editori non conoscono né danno peso al lavoro di decine di giornalisti, di cui tuttavia c’è necessità per dare qualità e far “uscire” il giornale. Considerato i precedenti, a questo punto ci chiediamo quali potrebbero essere le garanzie che i suddetti editori potrebbero dare ai collaboratori per eventuali altre o nuove esperienze editoriali.