Ieri, la seconda serata del Meeting del Mare a Marina di Camerota è stata all’insegna della riflessione e del reggae di Valerio Jovine
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Una serata, quella di ieri, venerdì 3 giugno, la seconda del Meeting del Mare, all’insegna della riflessione, della musica e del divertimento.
Dopo l’esibizione delle band “minori” che hanno messo in scena un sound e una qualità di buon livello, com’è ormai consuetudine del Meeting del Mare, è stata la volta del momento riflessivo della manifestazione.
È stata messa in scena una coreografia realizzata dalla Scuola di danza di Mauro Lamanna e dalle scuole superiori di Sapri e di Vallo della Lucania che ha rappresentato la contrapposizione, tutta occidentale e attualissima, tra un mondo fatto di sballo e divertimento sfrenato (a volte anche insensato) con il dramma umano e quotidiano dei migranti che molto spesso perdono la vita in mare solo perché spinti dalla volontà di cercare un futuro migliore per sé e per le proprio famiglie.
Sempre caro a don Gianni Citro questo momento di riflessione che è il cuore, l’anima del Meeting del Mare, il messaggio positivo che si vuole veicolare al di là delle critiche, anche strumentali a detta dello stesso don Gianni, che vengono rivolte all’evento ogni anno.
La serata è poi proseguita con l’esibizione di Valerio Jovine, un affezionato del Meeting che, nonostante sia stato chiamato in extremis per sostituire Calcutta, è salito sul palco con grinta e determinazione facendo letteralmente scatenare il pubblico che ha riempito piazza Mercato.
Stasera, ultima serata dell’anteprima a Marina di Camerota di questa XX edizione itinerante del Meeting del Mare, si chiuderà con il concerto de I Cani.
Fotogallery a cura di Pietro Avallone
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