Jessica Sacco, 22 anni, si lancia dal balcone della sua abitazione e muore. Il fidanzato stava litigando aspramente con suo padre, come spesso accadeva da alcune settimane
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Jessica Sacco, giovane di Mandia in frazione di Ascea (Sa), si trovava al piano superiore, quando il fidanzato è entrato in uno dei bar che gestiva insieme a suo fratello. Sono bastate poche parole scambiate con il padre di Jessica, che stava lavorando dietro al bancone, per portare alla lite. Da alcune settimane il fidanzato e il padre di Jessica litigavano continuamente e con toni molto duri, addirittura domenica sera si stavano picchiando, portando Jessica al gesto disperato.
La lite è così accesa motivando le persone presenti a separarli, ma non è bastato perché è presto continuata: il ragazzo rientra nel bar con una mazza. Nel pieno della furiosa reazione, in cui viene coinvolto anche il fratello di Jessica, la risposta emotiva e psicologica della ragazza diventa un gesto freddo, che la porta a togliersi la vita; lanciarsi dal balcone cadendo davanti agli occhi del fidanzato, del padre e del fratello.
Viene soccorsa e portata presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, dove però si accerta soltanto la sua morte.
La famiglia, assistita dall’avvocato Antonello Natale, vuole essere certa che non sia stata ferita anche Jessica dal suo fidanzato, prima di animare la discussione e la lite all’interno del locale.
Sul corpo della ragazza la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha disposto l’esame autoptico, che sarà eseguito dal medico legale Adamo Maiese.
Jessica Sacco gestiva due bar a Mandia, insieme al fratello e alla famiglia, si era candidata anche per le prossime elezioni nella lista “Per Ascea“, affiancata dal sindaco uscente Mario Rizzo. Una ragazza che, per le sua attività nel paese, era conosciuta da tutti.
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