Proseguono le cene teatrali nel ristorante Via Porto a Salerno, a cura di Pasquale Petrosino e Antonello De Rosa
Proseguono le cene teatrali nel ristorante Via Porto a Salerno, a cura di Pasquale Petrosino e Antonello De Rosa. L’attore e regista Antonello De Rosa è pronto a indossare i tacchi alti e la vestaglia per scendere tra i tavoli della locanda salernitana con il suo cavallo di battaglia e venerdì 9 Febbraio (ore 21) sarà in scena con una delle rappresentazioni più acclamate, “Jennifer”.
La storia è nota: siamo negli anni ’70, Jennifer vive in un monolocale a Napoli. Atterrito dal serial killer che sta facendo vittime nel suo stesso quartiere, vive blindato in casa da molto tempo. Se ne sta in casa ad aspettare la telefonata di Franco, conosciuto una sera in discoteca. Purtroppo è ben difficile capire quando Franco chiamerà: il telefono di Jennifer, per via di un guasto, sembra captare tutte le chiamate del quartiere. Di telefonate ne arrivano tante, ma mai quella di Franco.
In sottofondo, scorre incessante la radio con le sue canzoni, mentre Jennifer continua a fare le sue solite cose, ma dentro è tutto un ribollire. In scena, il volto e il corpo di De Rosa personifica tutte le conseguenze dell’incontro tra Jennifer e Franco, un amore straziante, un amore atteso che fa della vita di Jennifer un contenitore di solitudine all’interno del quale sono i pensieri a fare da amico-nemico del personaggio innamorato.
Nonostante De Rosa lo porti sul palco da ben 20 anni, lo definisce frutto di un lavoro di ricerca, in cui ogni volta caccia ciò che ha dentro e lo mette in scena.
«A Jennifer tengo moltissimo e la sento sempre più mia. Va rispettata perché, prima che un trans, è una donna e non va scimmiottata. E il nostro viaggio prevede di scavare in profondità nel suo personaggio semplice e complesso, molto più vicino ad ognuno di noi più di quanto possiamo immaginare. Tutto prende corpo realmente – spiega il regista – nel testo originale ho sempre lavorato sui pensieri e sulla solitudine di Jennifer.
In questo caso il pensiero prende vita. Il pubblico vede ciò che fino a quel momento era rimasto nel suo pensiero intimo.» Sul palco, con De Rosa ci sarà l’attrice Caterina Ianni. La performance sarà intervallata dalle pietanze della cucina campana. Sarà avvincente per il pubblico entrare nel vivo della teatralità dell’attore.
Particolarità, questa, delle cene spettacolo che hanno proprio il vantaggio di stabilire una connessione più stretta tra la scena e il pubblico privilegiando una partecipazione più condivisa, senza barriere, nel segno della convivialità di cui la buona tavola è certo complice. La direzione organizzativa è a cura di Pasquale Petrosino.
Biografia:
Nato a Salerno nel 1973, Antonello De Rosa, nonostante la giovane età, ha un percorso importante alle spalle. Ha studiato presso la scuola internazionale di Mimo Corporeo e di ricerca sull’attore Icra diretta da Michele Monetta e Lina Salvatore ed in seguito ha frequentato la scuola teatrale dei registi Pasquale De Cristofaro e Michele Monetta, dove ha appreso il metodo Stanislavskij e studiato dizione, drammaturgia, regia e mimica corporea. Nel 2000 ha rappresentato Mamma di Annibale Ruccello, nel 2001 Fratellini di Francesco Silvestri, sollevando grandi consensi, e Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello, autore a cui è molto legato.
Questa edizione è stata premiata ad Agrigento come migliore spettacolo, migliore regia e migliore interpretazione. Nel 2004 è stato interprete e regista del testo scritto per lui da Peppe Lanzetta Femmene Stracciate con grandi consensi sollevati dalla critica teatrale.