È andata come è andata, l’Italia ha passato il turno battendo per 2-0 l’Irlanda del Trap. Una vittoria importante perché tra Mondiali ed Europei, nelle ultime 10 partite disputate, la nostra Nazionale ne ha vinto appena 2. Prandelli ci ha stupito tornando all’antico e proponendo una difesa a 4 con il ritorno di De Rossi a centrocampo. Ma tant’è, il successo è arrivato con la peggiore tra le tre prestazioni europee. Il bello del calcio.
Ed ora ci tocca l’Inghilterra. Del 1980 del 1990 e del 1996 gli ultimi precedenti, con tre vittorie azzurre e 1 pareggio. La Nazionale di Hodgson propone il classico 4-4-2 e, dopo l’abbandono di Capello ha probabilmente meno aspettative del solito, ma anche una testa più leggera. Un avversario di certo difficile, ma non impossibile. Allora un po’ di considerazioni a metà del campionato Europeo.
La prima va fatta per onorare Spagna e Croazia. Noi, più abituati a considerare un risultato pilotato, che una partita giocata a viso aperto, memori del famoso 2-2 tra Svezia e Danimarca di otto anni fa, ma dimenticando la vittoria dell’Olanda sulla Romania di quattro anni fa che in una situazione analoga ci regalò il pass ai quarti, abbiamo ricevuto una lezione di onestà, per nulla scontata, ma che deve far riflettere tutto il mondo che circonda il dio pallone.
Balotelli merita una nota a parte. Quali sarebbero le sue colpe? E’ dinoccolato in campo? Non esulta quando segna? Esce con le migliori starlettes? È un ragazzo di 21 anni che fa il calciatore e lo fa bene. La verità è che il sistema è cattivo perché vuole affossare chi non si omologa. Le sue colpe le ha. E spesso ha pagato per queste. Ma è disgustoso l’atteggiamento degli addetti ai lavori, sempre pronti a puntare il dito in nome di non si sa bene quale morale. Dopo lo stupendo gol all’Irlanda il commentatore si affrettava a cercare di capire a chi stesse rivolgendo i suoi improperi. Stamattina su una notissima testata c’era il video del buon Mario che nella mezza giornata di riposo ne approfittava per fare un po’ di shopping e comprarsi un gelato, per non parlare dei titoli. Chi non vorrebbe sentirsi un po’ Balotelli e mandare a quel paese un po’ tutto il mondo?
L’ultima tocca agli azzurri, ovviamente. Quali saranno stavolta i dettami tattici di mister Prandelli? Meglio un 4-4-2 blindato o riproporre la difesa a 3 vista l’assenza di Chiellini? Di certo non bisogna per forza essere prudenti. La seconda opzione è la novità che può destabilizzare gli avversari ed anche quella che ci ha fatto giocare meglio. Con l’Irlanda abbiamo fatto 2 gol da calcio d’angolo, per il resto abbiamo avuto qualche occasione, ma gli avversari erano davvero poca cosa. Allora conviene cercare di fare la partita. Magari ridando fiducia ad Abate e Balzaretti, che hanno disputato una buona partita, soprattutto il secondo; magari trovando una collocazione giusta a Thiago Motta(a meno che non sia la panchina …), che per 90 minuti ha giocato appena 5 metri avanti a Pirlo.
Dobbiamo avere il coraggio di rischiare, perché ne abbiamo le possibilità. Magari rimanderemo di due anni gli editoriali sul calcio italiano in declino.
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