Formazione sul campo per gli studenti dell’indirizzo agrario dell’Istituto “G. Fortunato” di Angri. Previsto per domani 19 aprile un sopralluogo sui luoghi dell’alluvione che, lo scorso anno, colpì il territorio comunale
Dissesto idrogeologico ed emergenza ambientale abbinata allo studio dei fenomeni e nuove forme di salvaguardia del territorio. Gli studenti dell’indirizzo agrario dell’Istituto “Giustino Fortunato” di Angri sui luoghi dell’alluvione che il 6 novembre dello scorso anno, inondò di fanghi e detriti il territorio comunale, con seri rischi per l’incolumità di persone e abitazioni.
Domani giovedì 19 aprile sarà effettuato un sopralluogo sulla zona pedemontana e si aprirà un dialogo nel pomeriggio, alle ore 18.00, nell’aula magna dell’Istituto superiore di Via Cuparelle con il Sindaco Cosimo Ferraioli, il dirigente tecnico Vincenzo Ferraioli e il Comandante della Polizia Municipale Anna Galasso. Prevista anche la testimonianza dei rappresentanti dei volontari dei nuclei di Protezione Civile.
Il 6 novembre 2017 la Campania era stata interessata dalla prevista perturbazione che dopo un lungo periodo siccitoso aveva fatto precipitare un’abbondante pioggia. Come si ricorderà, durante l’estate i versanti boscati campani erano stati in parte devastati da incendi criminali che avevano destabilizzato la superficie del suolo ricoprendola di cenere. Un fenomeno che associato ad una complicata manutenzione degli alvei aveva determinano la discesa a valle di fanghi e detriti.
“Continua la nostra incessante azione per una formazione sul campo dei nostri studenti dell’indirizzo agrario – dichiara il dirigente scolastico Giuseppe Santangelo – L’obiettivo è fornire le opportune basi di conoscenza e acquisizione di competenze pratiche in grado di offrire opportunità di scelte successive di specializzazione e di applicazione tecnica, terminato il periodo di studio”.
Gli interventi del sindaco Ferraioli, dei dirigenti tecnici e della Polizia Locale consentiranno di informare la platea scolastica sulle azioni messe in campo per la messa in sicurezza della vasta area pedemontana e fornire elementi di educazione ambientale fondamentali per la tutela del territorio.