Gravi irregolarità nell’ambito della gestione della spesa pubblica in due comuni del salernitano. 11, tra pubblici amministratori e funzionari, nonché amministratori di note imprese cilentane, i destinatari di misure cautelari personali
Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania hanno eseguito, nei confronti di ben 11 tra amministratori comunali e funzionari presso i comuni di Perito (SA) e Orria (SA) nonché nei confronti di amministratori di note imprese cilentane, alcune ordinanze applicative di misure cautelari personali emesse dal Tribunale Ordinario di Vallo della Lucania.
I provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale Ordinario di Vallo della Lucania al termine di una lunga attività di indagine svolta dell’Arma – sotto la direzione della Procura vallese – che ha consentito di appurare gravi e prolungate irregolarità che hanno avuto luogo nei due comuni nella gestione della spesa pubblica e che si sono concretizzate in una serie di reati, per quanto concerne il comune di Perito, tra cui:
- frode nelle pubbliche forniture (proprio le figure preposte a vigilare sulla corretta esecuzione di lavori pubblici commettevano frode nell’esecuzione di contratti d’appalto nonché nell’adempimento di obblighi contrattuali);
- peculato (commesso appropriandosi di ingenti somme di denaro di cui i funzionari avevano disponibilità in ragione dell’ufficio ricoperto, con relative contabilizzazioni di lavori mai svolti);
- falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (attestazioni di fatti non conformi al vero proprio in atti che sono destinati a provare la verità, il tutto proprio ad opera di chi sarebbe giuridicamente obbligato a impedire il reato stesso);
- abuso d’ufficio (ed ecco che figure investite di delicate responsabilità di gestione, proprio per commettere i reati già descritti, arbitrariamente, violano la disciplina prevista dal codice dei contratti assumendo determinazioni, a dir poco, “caserecce”).
Divieto di esercitare imprese o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e interdizione per sei mesi delle attività inerenti a tali ruoli sono, nello specifico, i provvedimenti emessi complessivamente a carico di 7 soggetti.
Turbata libertà degli incanti e turbata libertà di scelta del contraente sono i reati contestati nell’ambito del comune di Orria (SA) con affidamenti predeterminati di appalti a specifiche imprese, e “indicazioni” atte a condizionare le previste modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione; in questo caso sono scattati, a carico di 4 soggetti, provvedimenti di divieto di dimora e divieto di esercitare imprese o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese con interdizione per 6 mesi dalle attività inerenti a tali ruoli.
Questo, in sintesi, lo scenario relativo a quanto si è verificato, complessivamente, nei due comuni, ove è emersa una gestione familiaristico-clientelare della cosa pubblica da parte di pubblici amministratori e funzionari presso enti comunali, attuata senza considerare le più elementari norme giuridiche che governano la gestione degli appalti e l’assegnazione degli incarichi e dei servizi a imprese che hanno tratto profitto dal malsano sistema con vantaggi patrimoniali non dovuti e, soprattutto, non da poco.