Le parole di Antonio Caggiano, storico viticoltore di Taurasi. “Non basta una manifestazione per promuovere l’Irpinia nel mondo”

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Antonio Caggiano, storico viticoltore di Taurasi (AV), esprime le proprie perplessità sulla effettiva utilità dell’Expo per le produzioni d’eccellenza della provincia: «Non basta fare una manifestazione di una giornata e chiedere un tot al giorno, per promuovere l’Irpinia nel mondo».

Il pensiero di un’unica struttura che rappresentasse tutti, sotto un unico marchio è sempre stato un desiderio dei grandi produttori irpini. Vista, però, la mancanza di una struttura adeguata che possa fare da collante, vengono penalizzati di molto i piccoli imprenditori. «In Irpinia»,  continua Caggiano, «si fa la qualità e non la quantità. Ogni vino rappresenta un territorio, un clima, un’altitudine ed una storia». Il passaparola diviene , quindi, fondamentale. Se i visitatori delle cantine Caggiano ne parlassero bene, varrebbe molto di più di una semplice pubblicità personale e personalizzata. Diviene, perciò, prerogativa fondamentale l’accoglienza che si propone, tramite soprattutto l’unione dei produttori. Ancora Caggiano: «Io sono pronto a collaborare, lo spero siano anche gli altri». La Camera di Commercio di Avellino ha già siglato un accordo di partnership istituzionale con EXPO 2015, garantendo all’Irpinia la sua presenza in una delle cinque piazzette collocate sulla strada centrale del sito. In quella sede sarà realizzata una artistica e scenografica maxi installazione espositiva per raccontare il territorio attraverso un articolato sistema di eccellenze e peculiarità ad ampio raggio. L’idea di partenza è che l’Expo non sia una semplice fiera mercato dove si venda, ma che sia un palcoscenico dove poter andare a raccontare la nostra terra irpina.

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