Imponente manifestazione ieri a Gesualdo
”A terr è nost e nun s’adda tuccà” è lo slogan che nella giornata di ieri, migliaia di manifestanti hanno urlato al cielo. Cittadini, bambini di ogni età, associazioni ambientaliste ed istituzioni locali si erano dati appuntamento ieri a Gesualdo, comune dell’Alta Irpinia. Una manifestazione imponente ha percorso le vie dell’antichissimo borgo immerso nelle verdi colline irpine in un’area che prossimamente potrebbe essere oggetto di trivellazioni. Gesualdo1 è il progetto di realizzazione di un pozzo esplorativo; progetto che la regione dovrebbe valutare a seguito di un’analisi di impatto ambientale.
Quasi mille persone, dunque, ieri in piazza hanno risposto all’appello dei comitati No Triv Irpinia Beni Comuni. Le preoccupazioni delle associazioni e dei cittadini derivano dalle possibili ricadute che le trivellazioni arrecherebbero all’economia del posto, un’ area da sempre dedita all’agricoltura. Fiorenti produzioni di grano, olio, frutta e sopratutto vino, vero fiore all’occhiello del posto, secondo gli organizzatori potrebbero essere cancellati dalle multinazionali del petrolio; per non parlare delle ricche risorse idriche irpine che secondo gli ambientalisti rischierebbero di essere cancellate. <<Le perforazioni – dichiara il Comitato No Triv – sono il prologo ad una nuova colonizzazione del Sud Italia>>.