Vende la figlia per cinque euro: le nuove intercettazioni che incastrano la madre e l’anziano che abusava della bambina. La piccola affidata ai nonni
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Emergono nuovi inquietanti particolari sulla vicenda della madre 31enne che faceva prostituire la figlia di 12 anni appena con un pensionato 80enne. “Volete me o la bambina?”, e “vieni, mi hai convinto… la proviamo” sono soltanto due delle frasi tratte dalle intercettazioni in cui la donna arrestata è molto esplicita con il pensionato a cui vendeva la figlia. Le indagini sono scattate nei mesi scorsi e sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Battipaglia. La donna fissava gli incontri fra la ragazzina e l’anziano signore in cambio di somme modeste, dai cinque ai quindici euro.
Secondo quanto riporta anche il quotidiano Il Mattino, la donna avrebbe fatto prostituire la bambina in diverse occasioni e la portava agli appuntamenti da lei fissati per consumare gli atti sessuali. La 31enne però non avrebbe mancato di chiamare al telefono l’anziano, spacciandosi per la 12enne e proponendosi di incontrarlo. La madre di lei è al momento imputata di induzione e favoreggiamento alla prostituzione nei confronti della figlia. “Venite dai, vediamo quello che si può fare” diceva il pensionato in una delle telefonate, davanti alla richiesta di soldi della madre della bambina. Alcune volte era la stessa piccola ad intrattenere conversazioni telefoniche con l’80enne: “vengo per fare quello che ha detto la mamma” dice in alcune intercettazioni.
All’indagata è stato anche contestato il reato di estorsione continuata nei confronti di un uomo di 47 anni con il quale aveva intrattenuto rapporti sessuali a pagamento. La donna lo aveva minacciato di riferire a sua moglie i loro precedenti incontri e il fatto – non vero – che egli fosse il padre naturale di un’altra figlia nata a settembre. In questo modo era riuscita ad estorcere circa quattromila euro che il 47enne le aveva consegnato a più riprese. La neonata è invece figlia dell’attuale compagno della donna, che è indagato per reati sessuali che non riguardano la 12enne. Le indagini sono infatti in seguito agli appostamenti degli investigatori per tenere sotto controllo la coppia. Il giudice per le indagini preliminari ha adesso nominato un curatore della ragazzina che ora è stata affidata ai suoi nonni materni.
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