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Inps: congedo Covid-19 per la quarantena scolastica dei figli

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Inps: congedo Covid-19 per la quarantena scolastica dei figli

Congedo Covid-19 per quarantena scolastica dei figli: l’Inps precisa una serie di condizioni che determinano l’ottenimento del beneficio

Il decreto-legge 8 settembre 2020, n. 111 ha introdotto, in favore dei genitori lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, il congedo Covid-19, dell’Inps, per quarantena scolastica dei figli.

Si tratta di un congedo indennizzato da utilizzare per astenersi dal lavoro, in tutto o in parte, durante il periodo di quarantena del figlio convivente e minore di 14 anni, disposta dalla ASL competente al verificarsi di casi all’interno del plesso scolastico.

Il congedo può essere fruito nei casi in cui i genitori non possano svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile e comunque in alternativa a questa tipologia di svolgimento dell’attività lavorativa.

A usufruirne, inoltre, può essere uno solo dei genitori conviventi con il figlio, oppure entrambi ma alternativamente, per periodi di quarantena ricompresi tra il 9 settembre e il 31 dicembre 2020.

L’ottenimento del congedo Covid è sottoposto ad una serie di condizioni, che l’Inps è tornato a precisare con una circolare pubblicata nelle ultime ore – come riportato da Napolitoday.it.

La richiesta di congedo deve riguardare periodi di quarantena compresi tra il 9 settembre e il 31 dicembre 2020. I genitori devono convivere con il figlio sottoposto a quarantena e non essere in condizioni di poter svolgere il loro lavoro in modalità agile (smart-working).

Il figlio deve avere meno di 14 anni e il suo contatto con una persona positiva al virus deve essersi verificato in ambito scolastico e non in un’altra circostanza. La richiesta di congedo sarà infatti respinta se la catena di contagio risale a eventi diversi dalla frequentazione della scuola come, ad esempio, attività sportiva extra-scolastica, partecipazione a feste etc.

Il congedo Covid è riservato ai soli lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e dunque non è accessibile per autonomi e collaboratori. L ’indennità è finanziata con 50 milioni di euro: esaurito il paffond, le richieste saranno respinte.