Presentata ieri alla Camera di Commercio, alla presenza del sindaco Napoli, la mostra fotografica “Le industrie tessili svizzere nella Provincia di Salerno”. Promossa  da “Raggio Verde”  e dal comune di Pellezzano l’esposizione resterà aperta fino al 4 febbraio.

Si è svolto ieri presso la Camera di Commercio di Salerno il briefing di presentazione della mostra fotografica “Le industrie tessili svizzere nella Provincia di Salerno:dalla secolare arte della lana allo start up della moderna industria tessile”.

L’esposizione è stata organizzata dall’associazione socio-culturale “Raggio-Verde“, in collaborazione con l’associazione “Colori mediterranei” e con il patrocinio del comune di Pellezzano e di Salerno, della Provincia di Salerno, della Camera di Commercio e di Confindustria.

All’evento hanno preso parte il sindaco di Salerno Enzo Napoli, il sindaco di Pellezzano Giuseppe Pisapia, l’assessore alla cultura di Pellezzano e ideatore dell’iniziativa Francesco Morra, il Direttore artistico della mostra Giuseppe Braione e l’on. Angelo Tofalo che sta condividendo il lavoro di studio che si sta svolgendo per la valorizzazione dell’archeologia industriale tra Salerno e la Valle dell’Irno.

Nel suo intervento introduttivo l’assessore Francesco Morra ha spiegato come “si stia lavorando ormai da un po’ di tempo a questo progetto per l’archeologia industriale che si va ad inserire all’interno di un più ampio progetto di marketing territoriale. Abbiamo in mente di avviare un centro studi che vada lavorare in modo particolare su quella che è l’archeologia industriale nella provincia di Salerno e in particolare modo nella Valle dell’Irno. Parlando della mostra l’assessore ha sottolineato “la presenza di elementi inediti ritrovati nell’archivio storico del Comune di Pellezzano e abbiamo aggiunto grazie a un archivio privato una buona parte di vetrini storici fotografici ripuliti e portati alla luce grazie al grande lavoro fatto dall’architetto Braione” 

La parola è poi passata al sindaco di Salerno Enzo Napoli che dopo aver  ricordato come nel periodo della colonizzazione svizzera sia stato un movimento operaio “particolarmente  forte, sensibile e consapevole” ha aggiunto che il Comune di Salerno ha aderito a questa iniziativa “per fare in modo che il deposito di  capacità imprenditoriali trovasse luogo di dibattito e trovasse un’espressione in una mostra fotografica e poi in divenire in tutta una serie di iniziative. Bisogna fare in modo che la politica, al di là degli schieramenti, sia un motore  per lo sviluppo e la valorizzazione dei nostri territori. C’è la possibilità di un progetto vero e possiamo trovare una cifra comune che consenta ai nostri territori di esprimersi a pieno in quelle che sono le loro potenzialità”

Importante è stato anche l’intervento dell’On. Angelo Tofalo, il quale si è soffermato sull’importanza del lavoro da compiere all’interno del centro studi e in particolare sul lavoro di archivio. In particolare si è augurato “ci possa essere un’importante raccolta di informazioni ed un analisi su quello che stato il percorso socio-economico in un’ area che è quella della Valle dell’Irno”.

La mostra resterà aperte fino al 4 febbraio. Domenica 28 febbraio dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, mentre nei giorni lavorativi sarà aperta la mattina dalle 10 alle 13 e ne pomeriggio delle 16 alle 19. Si è già avuta l’adesione di diverse scuole del territorio provinciale che visiteranno in settimana il percorso espositivo.

E’ prevista inoltre la promozione di una serie di eventi mirati che si andranno ad inserire nel programma della mostra. In particolare mercoledì 2 febbraio alle ore 17:30 ci sarà la presentazione del libro “Uno spicchio di lana nell’Irno tra 800 e 900”.

All’evento prenderanno parte l’assessore alla cultura del Comune di Salerno Ermanno Guerra, l’assessore alla cultura del Comune di Pellezzano Francesco Morra, il senatore Alfonso Andria, il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante e Gianfranco Ferrigno in qualità di rappresentante della Giunta Camerale di Salerno. La presentazione vedrà la partecipazione degli autotori: Raffaele Napoli, Maria Dorotea e Mario e Mirko Polzone.