Grande partecipazione alla terza tappa del tour “No Gori” tenutasi sabato 7 Settembre a Sarno con l’intervento degli esponenti del Distretto Sarnese-Vesuviano
Continua la battaglia “No Gori”. Grande partecipazione dei cittadini in Piazza Marconi a Sarno (SA), dove sabato 7 settembre si è tenuto un incontro pubblico con gli esponenti del Distretto Sarnese-Vesuviano per contrastare la conferma della Gori nella gestione del servizio idrico integrato in numerosi Comuni della Regione Campania.
“In primis – spiega il consigliere del Distretto Sarnese Vesuviano Franco Gioia, nonché capogruppo di maggioranza PD nell’amministrazione comunale di Fisciano (SA) – c’è stato un accordo tra la Regione Campania e la Gori per rateizzare 200 milioni di euro di debiti che la società deve nei confronti dell’ente regionale. Tale accordo, firmato anche dal Presidente dell’EIC (Ente Idrico Campano) senza nemmeno fare un passaggio attraverso il Distretto, prevede la revoca, da parte della Regione, dei decreti ingiuntivi che erano stati attivati”.
La battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua è condotta trasversalmente da diverse forze politiche, sia di centrosinistra che di centrodestra. Questo a sottolineare l’impegno che la “Rete dei Sindaci” sta portando avanti senza alcun colore politico, ma solo per tutelare gli utenti che subiscono le conseguenze del tentativo di salvataggio in atto della GORI spa, con tariffe alle stelle, distacchi idrici selvaggi, e sulle protezioni politiche che garantiscono la sopravvivenza della società che attualmente gestisce il servizio idrico in gran parte dei Comuni della Regione Campania.
“I Comuni appartenenti all’ATO3 – continua Gioia – devono riappropriarsi delle quote dell’Ente d’Ambito, in quanto lo stesso risulta proprietario del 51% della Gori. Se riuscissimo ad ottenere questo risultato, la Gori andrebbe automaticamente in liquidazione. Poi, chiedo soprattutto ai cittadini una maggiore partecipazione nel far sentire forte il proprio grido di protesta attraverso manifestazioni che devono essere svolte a Napoli davanti a Palazzo Santa Lucia. Protesta che poi deve essere recepita dai sindaci e trasmessa a chi, in questo momento è in cabina di regia. Solo in questo modo possiamo provare a rovesciare gli attuali vertici della Gori e consentire che il servizio idrico venga di nuovo trasmesso nelle competenze degli enti locali”.
Sulla questione delle famose “partite pregresse”, Gioia mette in guardia gli utenti, che a breve potrebbero ricevere nuovi aumenti in bolletta relativi a questa voce e propone “l’istituzione di una commissione all’interno del Distretto che deve analizzare il capitolo delle voci pregresse ed assumere, in breve tempo, una decisione sull’eliminazione delle stesse”.
In ultimo, il consigliere comunale di Fisciano ha anche proposto di presentare un’istanza al Governo Centrale per mantenere fede al 22esimo punto del programma politico, che prevede proprio la ripubblicizzazione del servizio idrico, ricordando che “il Movimento Cinque Stelle, ha sempre sbandierato nelle piazze questo argomento per ottenere consensi e, sino ad oggi, nulla ha fatto per portarlo a compimento”.
Oltre a Gioia, sono intervenuti: Gaetano Ferrentino, consigliere del Distretto Sarnese-Vesuviano EIC; Giuseppe Grauso del Coordinamento Campano Acqua Pubblica; Gianluca Napolitano della Rete Civica ATO 3 Campania. Modera Massimiliano Amato della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno.