Incontro con De Luca, buone le proposte di Salute e Vita. Il Comune si prepara a coinvolgere l’ISS per interventi in Valle dell’Irno
Molto proficuo l’incontro con De Luca presso il Palazzo di Città, obiettivo: restituire la salute alla Valle dell’Irno. Conoscere la realtà dei fatti, rendere i dati trasparenti e prendere le misure necessarie: questi i principali focus emersi dall’incontro del comitato Salute e Vita con il primo cittadino che, alle 9.30, ha accolto gli attivisti nel proprio ufficio per discutere del problema inquinamento nella Valle dell’Irno. “Il Sindaco ha ammesso che il problema esiste” dichiara il generale Franco Lupo, uno dei portavoce del comitato, subito dopo l’incontro. “Ha sostenuto che è tempo di aprire una nuova pagina nella vicenda dell’inquinamento atmosferico, effettuando seri monitoraggi”.
SALERNO / Incontro con De Luca – Il Sindaco è parso accogliere subito, e positivamente, le proposte del comitato: “Dobbiamo capire quale livello d’inquinamento persiste nella zona – precisa De Luca – per aprire, in seguito, un ragionamento sulla questione della delocalizzazione. Siamo una società civile e perbene, dobbiamo trovare il mezzo più adatto per discutere; so che non è un problema facile da risolvere, ma se gli esperti confermeranno che c’è un reale e preoccupante tasso d’inquinamento, c’impegneremo più a fondo per la delocalizzazione sollecitando anche la Regione Campania”.
L’intenzione è quella d’istituire un registro tumori apposito e completo, “senza creare psicosi o turbamenti infondati”, ma conoscendo a fondo la realtà, rendendo tutti i dati trasparenti e prendendo conseguentemente le misure necessarie. “Voglio sapere con assoluta certezza quali sono i problemi reali – sottolinea il Sindaco – dialogando con gli organi preposti per capire come agire in relazione alla quantità di polvere di amianto”.
[ads1]
Non solo Fonderie: ciò che preoccupa il comitato – soddisfatto, però, dell’incontro con De Luca – è un insieme di fattori, tra cui la sicurezza stradale (in seguito alle modifiche apportate alla rotatoria zona Fratte), nonché gli incendi sollevatisi dai containers abbandonati a Pellezzano, ed altre sostanze che il vento sospinge dai prefabbricati in amianto situati a Pastorano, Matierno e Ogliara. “Inoltre – spiega Lorenzo Forte, un altro portavoce – siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori: attendiamo fiduciosi il processo – che si terrà a giugno, a causa dello slittamento – ma, in ogni caso, utilizzeremo solo dati reali e già in nostro possesso”.
Nel 2011, infatti, un furgone dell’ARPAC sostò ben 11 giorni a Cappelle rilevando, in ciascuna giornata, un elevato sforamento dei limiti di sostanze inquinanti previsti per legge (enorme, in proporzione, la concentrazione di PM 10, PM 2.5, cadmio, piombo e metalli pesanti nell’aria).
SALERNO / Incontro con De Luca – A tutt’oggi, però, la centralina di rilevamento sita a Fratte continua a non svolgere il proprio compito: durante il secondo incontro, svoltosi stamane con l’assessore Calabrese, è emerso che l’ARPAC – nella lettera scritta in risposta alla diffida del comitato – ha giustificato la tardiva sostituzione con problemi legati al Piano Regolatore regionale, che identifica la rotatoria di Fratte come zona periferica e l’ha dotata solo di una centralina di tipo D (pertanto, non destinata alla rilevazione di agenti inquinanti).
“L’ASL di Salerno, che pure afferisce alla Regione Campania” afferma Lorenzo Forte “ha commesso atti omissivi anche nei confronti del Comune di Salerno, che su nostra sollecitazione ha scritto richiedendo un intervento concreto”. Oggi il Sindaco De Luca ha accolto le proposte fatte dagli attivisti, e a breve stabilirà un contatto con l’Istituto Superiore della Sanità, coinvolgendo il Ministero della Salute e quello dell’Ambiente a favore dei soggetti a rischio in Valle dell’Irno.