Le coop sociali scendono in piazza, con il supporto dell’opposizione: ‘dall’inchiesta emerge una crisi, che è la crisi dei lavoratori‘
Questa mattina, a scendere in piazza davanti al Comune di Salerno, sono i dipendenti di alcune delle cooperative attualmente ferme nei lavori.
Lo stop improvviso sarebbe dovuto all’inchiesta portata avanti dalla Procura su presunti appalti truccati per cui sarebbero attualmente indagate 29 persone, tra cui il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli.
Le indagini
Dall’inchiesta sarebbero emerse rapporti di favore, che vedono coinvolti il consigliere regionale Nino Savastano e Fiorenzo Zoccola, colui indicato dalla Procura di Salerno come il ras delle cooperative sociali, attualmente detenuto in carcere.
Le indagini hanno però, coinvolto anche le ‘famiglie e i lavoratori‘, afferma l’avvocata Claudia Pecoraro, presente al sit-in organizzato questa mattina dai dipendenti delle cooperative.
Le coop
Oltre 270 dipendenti senza occupazione, stipendi arretrati e amministrazioni tappabuco. Queste sono solo alcune delle problematiche riscontrate dai dipendenti delle cooperative in seguito all’avvio dell’inchiesta giudiziaria.
“Diritto al lavoro e trasparenza“, in modo da combattere un ‘futuro senza prospettive‘ è quanto si legge nella lettera inviata dai dipendenti delle coop alla Prefettura di Salerno.
L’opposizione
In attesa di un tavolo di confronto diretto e di risposte concrete, oggi i lavoratori hanno rinnovato il loro impegno alla protesta, con il supporto dell’opposizione e dei sindacati: ‘ogni giorno dovete essere in piazza, in modo da tenere alta l’attenzione‘, suggerisce la pentastellata Elisabetta Barone.
Per il momento, afferma l’avvocata Claudia Pecoraro, ‘ascoltare i cittadini significa ascoltare quella che è una crisi sociale che emerge da quest’inchiesta: la crisi sociale dei lavoratori. Perché – continua Pecoraro – al di fuori delle irregolarità emerse dall’inchiesta, rimangono i problemi delle famiglie, i problemi dei lavoratori‘.