Domani, venerdì 17 gennaio, presso la Residenza Rurale Incartata di Calvanico, si terrà il falò e la festa di Sant’Antonio Abate.
Alla Residenza Rurale Incartata continua il percorso di riscoperta delle tradizioni, in musica e in cucina, tra sacro e profano, lungo le principali date del calendario religioso e contadino che tanta importanza aveva per i nostri avi.
Domani, venerdì 17 gennaio, in occasione della festività di Sant’Antonio Abate, verrà riproposta l’antichissima tradizione del “fucone” o “carcarorio” (il falò appunto) di Sant’Antonio: una tradizione che affonda le proprie radici in un passato molto lontano e che verrà rivissuta con la musica dei tamburi e delle tammorre della compagnia di canto popolare A voce d’o Popolo, cercando di rievocare le stesse emozioni che vissero i nostri antenati in questo momento di festa legato a un Santo molto importante per la cultura contadina.
La serata sarà accompagnata, nel suo svolgimento, con i piatti caldi della tradizione invernale contadina, sapientemente preparati dalla cucina dell’Incartata, e con dell’ottimo vino.
Anche questa iniziativa del falò di Sant’Antonio Abate rientra nel progetto dell’Incartata e di Open Bosco di riscoprire non solo delle tradizioni nate in tempi remoti, ma anche di proporre un modello di vita e di sviluppo sostenibile nella natura e nella società attuale del territorio che ci circonda.
Open Bosco è, dunque, lo sviluppo di un progetto innovativo che ha sede proprio nel mondo della ruralità contemporanea. Imparare dal passato attraverso gli strumenti del futuro: così nascono le nuove forme di fruizione del territorio e delle culture tradizionali che, attraverso gli innovativi strumenti tecnologici, trovano nuova vita e nuove forme di partecipazione.
Per info e prenotazioni per la serata:
334 2258452
openbosco@gmail.com
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