SALERNO. Sottoscritta la convenzione tra la Regione Campania e la Provincia di Salerno per il Por Fesr 2007-2013 “La cultura come risorsa”, per valorizzare i beni librari della Biblioteca provinciale e le biblioteche aderenti al Sistema bibliotecario “Bibliorete”.
In base al documento siglato a Napoli, è previsto un finanziamento del Por di 300 mila euro a favore della Provincia di Salerno. Consentirà, tra l’altro, al patrimonio librario della Provincia di entrare nel catalogo collettivo del Servizio bibliotecario nazionale.
“Si tratta di una straordinaria occasione di crescita e di miglioramento dei servizi offerti dai nostri istituti bibliotecari” ha dichiarato l’assessore al Patrimonio, Matteo Bottone “La Provincia di Salerno possiede un importantissimo patrimonio librario, costituito da oltre quattrocentomila titoli, con la Biblioteca Provinciale più antica d’Italia, che risale al 1843, e volumi rari. Di qui l’impegno dell’Amministrazione Cirielli nel potenziare gli strumenti legati all’informatizzazione e alla multimedialità”.
La più importante novità riguarda il riversamento di circa 220 mila records bibliografici nell’ Opac Sbn, attraverso l’adesione al Polo Cam della Regione Campania. In questo modo i titoli custoditi presso la Biblioteca provinciale diventeranno visibili agli utenti di tutta Italia. Anche la formazione del personale bibliotecario costituirà un aspetto rilevante della programmazione con l’attivazione di corsi sulle regole catalografiche riguardanti sia il libro antico che i documenti moderni.
L’azione di promozione del patrimonio librario si concretizzerà nella creazione di una banca dati digitale riguardante i libri antichi dei secoli XVII-XVIII legati al territorio campano e contenenti cartine geografiche, descrizione di luoghi, riproduzioni di siti e monumenti. Questo ricco corredo di illustrazioni troverà ampia divulgazione attraverso la creazione di un portale web, che consentirà anche l’accesso ai servizi multimediali offerti dagli istituti bibliotecari, e l’installazione di postazioni touchscreen nei plessi museali e nelle biblioteche aderenti al progetto, con l’obiettivo di offrire ai moderni visitatori la visione interessante e suggestiva che gli studiosi e i viaggiatori dell’epoca ebbero dei beni monumentali e paesaggistici campani.