Dopo il trionfo alla Regione Campania, il nuovo presidente Vincenzo De Luca denuncia Rosy Bindi per essere stato definito un “impresentabile”
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Impresentabile è stato definito dalla presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi. Ma a dispetto di quanti si sono sbattuti per fermare la sua traversata, il neo presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, alias l’ “impresentabile”, ha sbaragliato la concorrenza, nonostante granitiche resistenze dei fedeli di Caldoro.
Ed ora che l’impresentabile si è presentato con l’orgoglio del lottatore che ha vinto non solo con i numeri ma con i fatti, non ci sono liste che tengano. Vincenzo De Luca l’impresentabile, presenta così querela per Rosy Bindi: diffamazione, attentato ai diritti politici, ed abuso d’ufficio. Ironia della sorte, quest’ultimo è lo stesso reato col quale ha tentato di diffamarlo agli occhi dei cittadini rendendolo ‘impresentabile’.
La Bindi si avvelena col partito “Chiedo le scuse del mio partito“. In quanto a De Luca, il dietro front nei riguardi dell’impresentabile è immediato, dopo l’ammissione di una reazione eccessiva del suo partito: “Gli faccio tanti auguri”.
La famigerata Lista degli Impresentabili stilata dalla Commissione, è un elenco di 17 candidati che sono stati considerati inadeguati secondo il codice di autoregolamentazione approvato dai partiti. Tra questi figura anche il nostro ‘impresentabile’ per eccellenza, Vincenzo De Luca.
Secondo la Bindi fra questi nomi “La presenza del potere mafioso è più forte e più condizionante”. Tali normative non pesano a livello sanzionatorio sui candidati, ma sono semplici valutazioni di carattere etico e politico. Pertanto, non hanno alcun valore legale che possano rendere qualcuno ‘impresentabile’. Ciononostante vi è una differenza tra il codice etico della Commissione Antimafia e la Legge Severino, che permette all’indagato di candidarsi, ma in caso di vittoria decadere. Su questa legge però, vigono ancora dubbi di incostituzionalità e retroattività, in quanto redatta dopo il presunto reato.
La spada di Damocle ha smesso di pendere sull’ impresentabile Vincenzo De Luca ed anche su un altro candidato che rischiava l’esclusione, come Alberico Gambino di Fratelli d’ Italia.
Ancora una volta, l’impresentabile De Luca ha dato prova di aver guadagnato la stima del popolo campano, ed in particolare di quello salernitano, che gli è rimasto fedele ed ha rifiutato con forza il boicottaggio ne suoi riguardi.
Sempre meglio essere un impresentabile che un presente senza alcun merito.
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