“Iliade. Parole e musica” ha inaugurato i “Classici a teatro. Letture Ricerche Percorsi” nell’ambito di UnisArte, che va ad arricchire l’attività di ateneo.
Il lavoro è parte della trilogia “il Canto e la Memoria”, ideata e curata da Gianluigi Tosto e vuole indagare le possibilità espressive ed evocative di una voce narrante che, grazie a pochi strumenti, trasporta l’immaginazione dello spettatore nel proprio mondo interiore. Tosto è l’unica presenza sul palcoscenico dove, assecondato da semplici strumenti musicali, si muove alla maniera degli dei dell’antichità: l’ira di Achille, la superbia di Agamennone, l’ardore di Patroclo, l’eroismo di Ettore, il dolore di Priamo. Sullo sfondo le battaglie descritte da Omero, ponendo attenzione ai personaggi umani: all’universalità di virtù e debolezze, passioni e sofferenze.
Ad introdurre lo spettacolo è stato il professore Angelo Meriani, docente di Lingua e Letteratura greca presso l’Università di Salerno. “L’Iliade parla di sentimenti primordiali in maniera molto forte, parla di noi” – ha affermato Meriani – “Spesso si è detto che con l’Iliade nasce la letteratura greca e, addirittura, quella occidentale. Può esistere una letteratura senza scrittura, per noi la comunicazione letteraria avviene per mezzo dei libri ma nell’antichità non era così; i testi degli antichi sono degli eventi, si potrebbe parlare di azioni testuali e se è vero che i testi sono eventi spettacolari ci sarà anche una dimensione visuale. Con Gianluigi Tosto vogliamo recuperarne la dimensione spettacolare, una delle sue dimensioni caratteristiche originali. Grazie all’impegno di Gianluigi vediamo l’Iliade in un contesto comunitario, molto più allargato rispetto la fruizione originaria ma probabilmente non dissimile”.