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Il ritorno di Hub Music Project: Allysha Joy

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Il ritorno di Hub Music Project: Allysha Joy

Largo Barbuti si riempie di musica e lo fa con grandi ospiti: 24 Grana, Allysha Joy e Rbsn

SALERNO – Dopo tre anni di assenza, torna nella cornice di Largo Barbuti, Hub Music Project, l’innovativo hub musicale voluto da Alfredo SiniscalcoGianluigi PalamoneToto Valitutti Giuseppe Riccio per proporre a una platea di salernitani e non solo, eventi di qualità, nel segno della contaminazione e della contemporaneità, con artisti italiani e internazionali.

L’appuntamento

Si parte il 27 luglio con il grande ritorno dei 24 Grana, reduci da una lunga tournèe che ha registrato numerosi sold out e il 28 doppio appuntamento con Allysha Joy preceduta da Alessandro Rebesani, in arte Rbsn.  

Allysha Joy

Membro fondatore della scena soul-jazz di Melbourne, è conosciuta sia per la sua militanza nell’acclamato collettivo 30/70, che per la sua brillante carriera solista. Il suo ultimo lavoro “Light it Again”, prodotto dal due volte candidato al “Grammy Award” Clever Austin, con la collaborazione dei più grossi nomi della scena soul jazz australiana, definisce un nuovo sound per la giovane artista, trasmettendo la sua cruda espressività , attraverso i paesaggi sonori di Clever Austin.

Allysha ha radici ben salde anche nel continente europeo, vantando collaborazioni ed esibizioni live con artisti del calibro di Sampa The GreatEzra Collective Bradley Zero. Il suo album di debutto, “Arcadie-Raw” ha vinto il premio come miglior album soul al Music Award Australiano, ed è stato nominato per i Grammy Award. Le liriche di Allysha contengono un perfetto mix fra amore, forza, desiderio, rabbia e speranza. Le sue esibizioni live sono di una potenza unica, la sua voce limpida e graffiante, unita al suono del suo formidabile Fender Rhodes, ci trasporta in un mondo dove il jazz, l’hip hop ed il soul si incontrano con effetti magici e dirompenti. 

RBSN

A precederla ci sarà l’esibizione di RBSN. Classe 1996, nato a Roma, è cresciuto con il traditional folk. La concezione di musica come linguaggio lo avvicina al jazz e al soul divenuti poi oggetto di studio e fondamenta di un personalissimo iter salvifico. Le esperienze accademiche al Berklee College of Music (Boston) nel 2015 e poi al Leeds College of Music lo mettono in contatto con realtà come TATE Modern, l’etichetta Tight Lines ed il format Sofar London, che gli permettono di immergersi nella florida scena odierna del nu jazz inglese.

La grande carriera

Tornato in Italia apre per artisti come KieferAnna CalviThe Blaze (Rock in Roma) e conclude la produzione di un EP “Soul Searching” a cura di Luca Gaudenzi (PyramidProduzioni) con la partecipazione di Roberto Angelini. Si esibisce per rassegne importanti come Spring Attitude e vince FacceNuove (Italia Music Lab SIAE) e il contest “Avanti il Prossimo” di YpsigRock (Castelbuono) in collaborazione con il Nuovo Imaie.

Oltre a performance come quella da speaker a TEDx concentrandosi sulla tematica del rapporto tra uomo e natura, tra il 2019 e lʼinizio del 2021 si esibisce più volte in Europa tra Londra e Berlino e inizia una collaborazione live e in studio col cantante australiano James Chatburn (collaboratore tra gli altri anche di Jordan Rakei) che ha portato alle release nel dicembre 2021 di “0 RH +”.

La pandemia: “periodo complicato per la musica

Ho scritto la versione iniziale di questo brano nell’estate del 2018 – dichiara Rbsn- nella mia testa l’avevo immaginata come cantata da un gruppo di voci, simili ad un coro arcaico e ancestrale. Poi mi sono ritrovato in studio con James a Berlino e visto che ero in un momento di stallo con questo pezzo ho pensato di condividere dubbi e sensazioni con James. Quello che ha fatto con il brano è stato incredibile, l’ha trasformato e arricchito in maniera del tutto naturale. É stato quasi magico lavorare con lui, perché ho avuto la sensazione che ci fosse una sorta di scintilla invisibile che ha acceso un fuoco, e da un momento all’altro ha dato vita a quello che oggi è 0RH+. Rappresenta un nuovo inizio dopo due anni difficili, sia per me che per James ma anche per tutti i musicisti visto il periodo complicato che ha attraversato la musica a causa della pandemia -continua Rbsn- Per noi è un canto e una danza con la lingua di fuori, intorno ad un fuoco intimo e mistico al tempo stesso, al termine di una giornata di lavoro molto intensa”.

Nella scena Italiana si esibisce più volte al fianco di artisti come Davide ShortyAinè Dario Jacque. Grazie allʼesperienza del primo EP “Soul Searching”, il progetto è riuscito a coinvolgere artisti provenienti da varie parti dʼEuropa – come Naima AdamsNadeem Din-Gabisi, oltre allo stesso James Chatburn – arricchendosi di espressioni artistiche trasversali. Tali sperimentazioni musicali eterogenee rendono Rbsn anello di congiunzione tra le sottoculture romane e quelle del resto dʼEuropa, dunque tra la scena psych/soul italiana e quella internazionale.