Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno Aurelio Tommasetti a Sereno Variabile in compagnia di Osvaldo Bevilacqua per valorizzare le perle del Cilento: Palinuro e Pisciotta
[ads2] Trasferta in Cilento per la prima puntata dell’edizione 2014 -15 di Sereno Variabile, la trasmissione di viaggi e turismo ideata e condotta da Osvaldo Bevilacqua, da più di trent’anni in giro per l’Italia per parlare di vacanze, avventure, arte, cultura, tradizioni e natura.
Questo itinerario all’interno della Provincia di Salerno si è svolto in due tappe: Palinuro e Pisciotta.
Nel suo itinerario, Bevilacqua ha incontrato anche il Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Aurelio Tommasetti che insieme a Clementina, giornalista della Città di Salerno, e Anna, polacca “trapiantata” nel Cilento, hanno fatto parte della “giuria” che ha accompagnato Bevilacqua nel corso della trasmissione e che ha dato la valutazione sulle proposte presentate dalle due località.
Il tour è iniziato dal porto di Palinuro, frazione del Comune di Centola, dove Sereno Variabile ha incontrato i pescatori locali, per poi salire a bordo di un’imbarcazione per visitare le splendide grotte che si aprono lungo la costa; a terra si è parlato delle bellezze naturali del Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano.
Bevilacqua si è spostato poi a Pisciotta, dove, sulla spiaggia, ha parlato della tradizione della vela latina; dopo è giunto il momento dello spazio dedicato ai sapori tipici con la ricetta del “cauraro”, una zuppa primaverile di verdure e alici, tradizionale piatto della cucina cilentana.
Aurelio Tommasetti, nei suoi interventi, ha prima parlato della gratificante, ma anche impegnativa esperienza dell’essere uno dei rettori più giovani d’Italia; ha poi sottolineato l’eccellenza dell’Università degli Studi di Salerno che conta oltre 40.000 iscritti ed è divisa in due Campus, a Fisciano e a Baronissi; un vero e proprio motivo d’orgoglio per l’Ateneo, ma anche per l’intera Provincia di Salerno.
Infine il Rettore Aurelio Tommasetti ha parlato anche dell’importanza dei centri storici di Palinuro e Pisciotta e del grande rilievo che ha la gastronomia per il cilento, ma per tutta la Campania: un patrimonio da preservare e diffondere.