La prima pubblicazione del medico poeta Lello Esposito che vive di “Istanti”
[ads2] Salerno. Un prestigioso evento alla libreria Feltrinelli, al corso Vittorio Emanuele: sabato 21 novembre alle ore 18, la presentazione della prima raccolta di poesie di Lello Esposito intitolata “Istanti”. Medico per scelta e poeta per nascita, Esposito è Dirigente Medico del reparto di Chirurgia Generale e Responsabile della Chirurgia Ambulatoriale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” di Salerno. Impegnato anche nel volontariato, è Direttore Sanitario dell’Associazione “Misericordia” sita sempre in città.
Hanno assistito Marcello Napoli, giornalista per “Il Mattino”, che si è occupato anche della prefazione del volume, e Anna Lorito.
La serata è stata introdotta da Nico Casale, responsabile della comunicazione per la casa editrice EdiSud Salerno, coadiuvato da Vittoriana Abate, giornalista RAI per la trasmissione Porta a Porta, nonché di fiere origini salernitane.
L’opera di Lello Esposito (che per naturale modestia, preferisce non essere insignito di alcun titolo), come hanno spiegato i due rappresentanti, ha visto la luce dopo ben vent’anni. Si tratta di una pregevole raccolta di trentadue poesie, edita con una particolarità: ognuna di esse è stata tradotta in un eccellente francese, con testo a fronte, e le più significative sono state selezionate e lette a turno da due lettrici designate.
Lello Esposito ha da subito confessato, infatti, un grande amore per la Francia, e per Parigi nella fattispecie. La semplice raffinatezza e le liriche preziose e vibranti, hanno incantato il nutrito gruppo di ascoltatori che hanno assistito.
Spontaneità e sentimento hanno caratterizzato quello che è stato chiamato dallo stesso autore “Un percorso di maturazione e saggezza”. Lui è stato definito proprio “Un uomo che sceglie di mettere a nudo i propri sentimenti e parlare d’amore”; impresa piuttosto ardua per il genere maschile.
Infatti il tema centrale dei suoi versi, è quello che viene considerato la passione per antonomasia, ma vi è stato anche un altro riferimento piuttosto doloroso a un caro amico scomparso e alla tematica dell’Alzheimer, che conosce suo malgrado da vicino.
Secondo la Abate, che non si considera una critica, ma parla a sensazione è “Un diario intimo e delicato, a tratti malinconico, ma che trasmette energia positiva e simboleggia la vita che scorre”. Durante questo coinvolgente momento, gli altri due autorevoli interventi del professore e della professoressa Scarsi, hanno conferito spessore aulico a questo lavoro.
Il primo, ha analizzato dal punto di vista filologico il termine “istante”, come “Una dimensione categorica del sentimento”, e lo stesso Lello Esposito ha riferito che il sentimento è “Una componente dell’intelligenza”, e che per questo motivo “Vivere è amare. Amare è vivere”.
La seconda, ha fornito un’affascinante spiegazione di come la poesia possa in qualche modo sublimare la sofferenza, e soprattutto ha lodato la speciale umanità di Lello Esposito, facendo notare la dedica dietro la copertina del libro: a tutti quelli che si affideranno a lui; i suoi pazienti. Ha evidenziato la relazione tra il ruolo di medico che salva la vita, e quello di poeta che la contempla. Definita da lui “Movimento dell’anima”, la poesia può fondersi con il potere della medicina, e possono essere così curati psiche e corpo.
La timidezza non gli ha impedito di donare al mondo questa sua anima profondamente riflessiva e questa sua grande intelligenza emotiva che è necessaria nella sua professione, anche se solo in minima parte, per comprendere il valore della vita stessa.