Per la rassegna letteraria “Com&Te” Fabio Bordignon ha presentato il suo nuovo libro “Il partito del capo. Da Berlusconi a Renzi”
Nell’ ambito del Premio e della Rassegna letteraria “Com&Te Comunicazione, giornalismo e dintorni”, il docente universitario Fabio Bordignon ha presentato la sua nuova opera, “Il partito del capo. Da Berlusconi a Renzi”, presso il Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni. La presentazione è stata condotta dai giornalisti Alfonsina Caputano, del quotidiano “La Città”, e Angelo Ferraro dell’associazione “Comunicazione & Terrritorio”.
Fabio Bordignon è docente di Metodologia della ricerca sociale e politica all’ Università di Urbino “Carlo Bo”; è stato direttore dal 2006 al 2009 ed attualmente è ricercatore di Demos & Pi., di cui è presidente il sociologo e politologo Ilvo Diamanti.
[ads2]
Nel libro l’autore offre un’attenta ed efficace analisi della politica italiana, in particolare del processo di personalizzazione della politica: dall’ingresso nell’agone politico di Silvio Berlusconi nel 1994 all’affermazione di leader di partiti minori come Vendola e Di Pietro, fino ad arrivare a Grillo e al Premier Matteo Renzi, che in qualche modo ricalcano l’esperienza berlusconiana. Bordignon parla di “leadership postmoderna“, ovvero di quel tipo di leadership personale, antipolitica ed ispiratrice, nata con Berlusconi ed affermata dallo stesso e da altri leader negli ultimi venti anni della politica italiana.
“I leader si presentano come persone prima ancora che come espressione di una parte politica; ciò, di fatto, fa sì che la linea di demarcazione tra pubblico e privato sia sempre più sfumata”.
Dunque una riflessione dettagliata, incentrata sulla prevalenza dei leader sui partiti che sembrano destinati a non avere più forma propria ma costituiti a immagine e somiglianza dei loro capi.
La rassegna letteraria “Com&Te” continuerà con la presentazione del libro “Ad alta quota. Storia di una donna libera” di Lella Golfo; la presentazione è fissata per il 16 maggio a Conca dei Marini, presso l’Hotel “La Conca azzurra”.