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Il Napoli, in rimonta, cede il passo ai Campioni d’Italia

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Il Napoli, in rimonta, cede il passo ai Campioni d’Italia

Giocati gli ottavi di Coppa Italia Primavera il 4 dicembre 2013 e, in attesa dell’incontro che si disputerà tra Chievo Verona ed Inter (11/12/13), è già abbastanza delineato il quadro dei quarti con il Napoli che viene eliminato.

Quarti di finale Coppa Italia Primavera 2013-14
Quarti di finale Coppa Italia Primavera 2013-14

Il Milan dovrà aspettare il responso di mercoledì prossimo, per sapere se dovrà disputare il derby con l’Inter. Nel frattempo il Napoli è stato escluso, dalla competizione che lo vide da protagonista l’anno scorso, dai Campioni d’Italia della Lazio.

A Formello (Rm) la gara a eliminazione diretta si è conclusa con il risultato finale di Lazio 4 – Napoli 3.

Primi venticinque minuti fatali per il Napoli, già sotto di tre reti con Tounkara al 10° e Fiore al 15° e al 25°. Solo al 30° si sveglia il Napoli che accorcia con Rubino di testa su assist di capitan Tutino. È solo qualche minuto di illusione perché Tounkara, come Fiore, opera la doppietta e al 33° porta la Lazio sul quattro a uno. Il primo tempo si conclude con questo pesante passivo per il Napoli che dà la convinzione alla Lazio di aver archiviato la pratica in merito agli ottavi.

Coppa Lazio Napoli
Coppa Italia ottavi: Lazio 4- Napoli 3.

Inizia il secondo tempo con gli stessi uomini del primo tempo, tranne Palmiero per Romano nel Napoli causa infortunio e cioè:

Lazio: Strakosha, Pollace, Ilari, Serpieri, Filippini, Murgia, Elez, Silvagni, Palombi, Fiore, Tounkara. All. Bollini

Napoli: Contini, Guardiglio, Gerardi, Mangiapia, Anastasio, Romano, Radosevic, Tutino, Livak, Bifulco. All. Saurini.

Rocambolesca la ripresa dopo l’espulsione per doppio giallo del Laziale Pollace che anima i partenopei che iniziano a credere a un’impossibile rimonta. Molte occasioni per il Napoli in questa ripresa ma solo all’82° si accorciano le distanze di nuovo con Rubino e all’86° Tutino, realizzando un calcio di rigore, mette ansia alla Lazio. Neanche i sei minuti di recupero, accordati dal direttore di gara, schiodano il quattro a tre finale che appare come una sorta di rivincita rispetto agli ottavi del campionato scorso. In quella occasione fu il Napoli a qualificarsi riuscendo poi a superare la Roma in semifinale, arrivando così alla famosa finale persa poi nel doppio confronto con la Juventus di mister Baroni.

L'allenatore della Lazio primavera
Alberto Bollini Lazio Primavera 2013-14

Nel dopo gara l’allenatore dei romani Alberto Bollini, un numero uno della categoria per i risultati conseguiti, ha avuto parole di elogio per i partenopei  e nella sua conferenza stampa ha dichiarato di essere contento per la qualificazione e molto meno per la gara in riferimento al calo di concentrazione. Queste le sue parole: “Il Napoli ha grandissime individualità e contro una squadra del genere, non ti puoi rilassare. Sul quattro a uno,  ho chiesto ai ragazzi di non mollare; poi purtroppo, siamo rimasti in dieci e l’incontro si è complicato. La gara da tecnica è diventata più emotiva e noi stavamo cadendo nel tranello degli avversari. Qualche richiamo sarà fatto a Ilari per il suo fallo da rigore evitabile e soprattutto perché ha lasciato la squadra in dieci”.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...