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Il Napoli perde il primato su un campo davvero impossibile

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Il Napoli perde il primato su un campo davvero impossibile

Capionato Primavera girone “C” 

Stadio Comunale A. Bisceglia di Aversa / 3 febbraio 2013 ore 11,00

Finale: Napoli 2 – Pescara 2

Operatori

Intervenute molte emittenti private ed emittenti nazionali che puntualmente si occupano del calcio giovanile, ma lo spettacolo visto (ai limiti della praticabilità) ha penalizzato gli spettatori, ma sopratutto il Napoli, che con questo pareggio perde la testa della classifica, cedendo il posto al Catania vittorioso per tre a zero con la Ternana, per una nuova graduatoria così composta dopo diciassette gare: Catania 38 – Napoli 37- Lazio 34 …

Nel fango queste le formazioni:

NAPOLI :  Crispino, Allegra, Nicolao,  Palmiero, Savarise,  Lasicki, Tutino, Palma, Novothny, Gaetano e Roberto Insigne.

All.: Saurini.

In panchina: Scalese, Di Stasio, Guardiglio, Di Mattia, Romano, D’Auria, Prezioso e Del Bono.

Panchina Napoli

PESCARA : Falso, Karkalis, Altobelli, Mbodj, Iannascoli, Bulevardi, Benedetti, Spanò, Ingretolli, Catalano e Di Francesco.

A disp.: Savelloni, Gabrielli,  Donatangelo, Buonocore, Camilli, Mancini, Marinaro e Cherubini.

All.: Bucchi

Panchina Pescara

A  fine  gara esaltazioni per il Pescara, che con forza  e tenacia otteiene un pareggio che in parte ripaga per il bel gioco espresso su altri campi durante il corso del campionato.  Direzione di gara affidata al sig. Fiore di Barletta, assistito da Bissano di Lanciano e De Troia di Termoli.

Direttore Fiore di Barletta

Al 70°  espuso per fallo da ultimo uomo, Lasicki del Napoli.  Le marcature si sono così susseguite: Insigne su rigore al 20° e Novothny al 65° per il Napoli, Ingretolli su rigore al 70° e Karkalis al 94° per il Pescara.

Rigore di Insigne

Ottima prova del n. 9 del Pescara, il classe ’94 Ingretolli, che ha coronato la sua prova con la realizzazione del calcio di rigore, sul parziale di due a zero per il Napoli.

Rigore Ingretolli

Le altre due marcature di Novothny e di Karkalis, non realizzate su calcio da fermo, nonostante il fango del Bisceglia. Novothny al 65° stoppa di petto un cross proveniente dalla destra e tra un folto numero di avversari, mette nell’angolino basso alla destra di Falso.

Novothny nel fango

Il n. 3 del Pescara invece, agli ultimissimi secondi, su una spizzata di testa di Ingretolli opera una spettacolare forbice imparabile per Crispino che con violenza si colloca nell’ angolo alto della porta.

Nel dopo gara interviste ai due tecnici Cristian Bucchi e Giampaolo Saurini. Per il tecnico del Pescara, questo pareggio profuma quasi di vittoria.

Le interviste di Melis “Sono contentissimo del pareggio, perché è arrivato dopo una rimonta ed è come una vittoria” precisa mr. Bucchi “Dopo una prova di orgoglio e di carattere,  e credo di non dire una bugia, il pareggio è un risultato giusto. Tutti ci fanno dei complimenti, ma non raccogliamo quello che seminiamo. Io credo molto nel lavoro e prima o poi dovremmo raccogliere. Faccio i miei migliori auguri al collega Saurini che sta facendo un eccellente lavoro. La finale di Coppa Italia e l’essere primi in campionato fino ad oggi non sono risultati da poco. Il Napoli ha tanti ragazzi di eccellenti qualità e le tante convocazioni in Nazionale per questi ragazzi non sono frutto del caso. Molti di loro” continua Bucchi “sono già pronti per una prima squadra e penso che è la squadra che esprima il miglior gioco”.

Gruppo Napoli e Allegra

“Novothny è un giocatore completo e ha solo bisogno di farsi un po’ le ossa. Insigne, Tutino, Allegra, Nicolao, tanti classe ‘96, ma fare dei nomi mi sembra riduttivo. Merito principale è del Mister che con tanti talenti fa emergere sempre il collettivo, unitamente ai suoi collaboratori e di tutti coloro che lavorano in questo settore giovanile del Napoli, che secondo me è a ragione tra le prime d’Italia e d’Europa. Certo è che il campo di oggi, al limite della praticabilità, non ha favorito le giocate tecniche” conclude il ct del Pescara “e ha bloccato gli esterni Allegra e Nicolao che a me piacciono molto, questo campo, per loro e per noi, la nostra prova di carattere e di orgoglio e alla fine ci ha ripagato con un giusto pareggio”.

Nicolao e Allegra

“Nel settore giovanile, gare come quelle di oggi io non li farei mai giocare, perché non è calcio” commenta invece mister Saurini “è praticamente un calcio fisico, che a me non piace. Noi siamo una squadra tecnica, a cui piace giocare a calcio ed è evidente che questo campo ci ha  ha penalizzato. Nonostante tutto siamo andati sul doppio vantaggio ed avevamo messo la gara nel ghiaccio… poi l’episodio del rigore… l’uomo in meno con l’espulsione di Lasicki: alla fine non abbiamo raccolto quello che abbiamo fatto sul campo.

Tiro dalla distanza di Palmiero

“Oltre alle due reti abbiamo creato sette otto palle goal nitide” continua  l’allenatore del Napoli “a tutto questo si aggiunge che non avevamo Celiento, Scielz e la mancanza di Fornito all’ ultimo momento. Se poi a tutto questo aggiungiamo ancora il dispendio fisico e psicologico , on le semifinali di coppa con la Roma, ed il fatto che abbiamo incontrato questo Pescara, molto organizzato, fisico e di carattere, possiamo trarre subito le conclusioni. L’ episodio all’ ultimo secondo ci ha negato la vittoria, ma noi non dobbiamo fasciarci la testa per un pareggio che è arrivato solo, come consueto nel calcio, per un episodio. Per quanto concerne il nuovo acquisto, Josip Radosevic” conclude il ct “non posso esprimermi perché questo è un classe ’94 fatto da e per la prima squadra. Posso solo dire che conosco le eccellenti doti del ragazzo visto nella nazionale della Croazia che confermano l’ottimo lavoro societario”.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...