http://www.google.it/imgres?q=museo+del+giocattolo&um=1&hl

Apre al pubblico la collezione di giocattoli del prof. Vincenzo Capuano, Docente di Storia del giocattolo presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’ Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.

In memoria di Ernest Lossa, un bambino di ceppo nomade, vittima dell’ eugenetica, in seguito alla politica razziale perpetrata dal nazismo.

Giocattoli che uniscono adulti e bambini.
Teche appositamente numerate per un percorso cronologico
Dai giochi in terracotta rinvenuti in seguito a scavi archeologici;
alle bambole da esposizione.
Dalle bambole in Legno, a quelle in celluloide, alle più recenti in plastica.
Giulietta fa il bagnetto, la bambola che Benedetto Croce portò da un viaggio in Germania alla figlia Silvia.
Le prime versioni della Barbie, le prime riproduzioni di Pinocchio, che rispecchiano il racconto nella sua prima versione edita sull’inserto del Corrierino dei piccoli “Il fanfulla”.

I giochi da tavola, il gioco dell’oca,, il monopoli, i dadi “circolari”.
I personaggi del Corrierino, dal Signor Buonaventura, al gatto Felix.
Le bambole Lenci dal tenerissimo visino imbronciato.
I giochi in latta della ditta Cardini.

È un po’ come ripercorrere il viaggio del “Piccolo Principe” e scoprire o almeno accertarsi, della presenza del bambino che eravamo, ancora dentro di noi.