L’assessore al bilancio Gioia all’attacco della società che gestisce il servizio dell’acqua pubblica per il mancato preavviso della sospensione idrica alla frazione Gaiano
Il Comune di Fisciano non ci sta. E dinanzi all’ennesimo caso di cattiva gestione del servizio idrico, che manifesta un evidente contrasto con le regole di buon senso e di corretta amministrazione a favore della cittadinanza locale, invia una diffida alla Gori, la società che detiene l’affidamento dei servizi delle acque pubbliche.
La lettera contesta il mancato preavviso per la sospensione improvvisa del servizio idrico nella frazione Gaiano di Fisciano da sabato sera fino a lunedì mattina, creando non pochi disagi ai residenti locali. I quali, sono stati costretti a ricorrere a rimedi alternativi per procurarsi l’acqua necessaria per gli usi domestici e igienici.
“Come già avvenuto in più occasioni – si legge nella nota inviata da Palazzo di Città alla Società Gori – ancora una volta si denuncia il mancato preavviso per l’avvenuta sospensione idrica avvenuta in data 22 settembre 2012 e ripristinata solo nella mattinata del 24 settembre c.m.”. “Tali ed incresciose situazioni – continua la diffida – hanno comportato un notevole disagio alla popolazione interessata, che come interlocutore, giustamente, individua sempre e unicamente l’amministrazione comunale”. La diffida è stata promossa su iniziativa dell’assessore al bilancio, Franco Gioia, che si schiera a favore dei cittadini che hanno subito i disagi, tutelando, tra l’altro, l’immagine e il ruolo dell’istituzione locale che rappresenta in qualità di amministratore allo scopo di favorire un eventuale cambio di rotta per quanto riguarda la gestione del servizio idrico. Al vaglio degli organi istituzionali locali vi è, infatti, lo studio di fattibilità per promuovere un’istanza volta al ripristino della gestione del servizio idrico presso gli appositi uffici di Palazzo di Città.
“Non è più tollerabile un simile comportamento – scrive l’assessore Gioia nella diffida inviata alla Gori – né nei confronti della popolazione né tantomeno nei confronti dell’amministrazione. Il vostro modo di agire denota una mancanza di rispetto e professionalità nonché una scarsa organizzazione”. “Al fine di evitare in futuro simili disagi – continua la nota – si invita e diffida questa società, in caso di interruzione per qualsiasi motivo del servizio idrico, a preavvisare in tempo utile la popolazione interessata e questa amministrazione”. “Qualora venisse disatteso quanto esposto – termina la diffida – ci si riserva di assumere ogni ed opportuno provvedimento, anche di natura giuridica, allo scopo di tutelare i cittadini”.
L’assessora Gioia ha inoltre comunicato che l’ente sta valutando, insieme alla Federconsumatori, la possibilità di promuovere un’azione risarcitoria contro la Gori per ottenere il riconoscimento dei diritti violati a causa di un comportamento poco consono all’ordinario buon senso.
“La Gori – ha dichiarato l’assessore Gioia – dovrà renderci noti i motivi per cui adotta questa arbitrarietà e unilateralità nell’esecuzione dei lavori di propria competenza. Se si verificano dei guasti alla condotta idrica, è loro dovere informare la cittadinanza in merito alla sospensione dell’erogazione idrica, indicando i tempi di interruzione del servizio necessari ad eseguire i dovuti interventi”.
Lo scorso anno, il Comune di Fisciano manifestò già l’intenzione di riappropriarsi della gestione del servizio idrico in occasione del diniego espresso sull’aumento delle tariffe idriche. In quell’occasione fu lo stesso assessore Gioia ad opporsi, con decisione, allo sconsiderato e ingiustificato incremento del tributo imposto dalla Gori. “Non è pensabile – osservava Gioia – che l’indebitamento della Gori, dovuto ad una gestione scellerata e a politiche clientelari, debba riversarsi ancora una volta sui cittadini con questo inaccettabile aumento delle tariffe dell’acqua”. Poi una promessa. “Adotteremo – ha concluso l’assessore al bilancio – tutte le misure necessarie per risolvere il contratto con la Gori,. L’obiettivo è quello di restituire la gestione del servizio idrico al Comune”. La battaglia per la riconquista dell’acqua pubblica è appena cominciata.