Dopo lo scandalo avvenuto tra le mura dell’ateneo salernitano, abbiamo raccolto alcune informazioni da parte degli studenti in merito all’accaduto. Sembra impressionante il fatto che molti di loro hanno reagito in maniera secca e decisa, sottolineando la normalità dell’azione compiuta, anzi, alcuni hanno dichiarato di aver visto anche di peggio in merito a quanto avvenuto. Altri, invece, ritengono che la segnalazione della ragazza che ha trovato la sua tesi nel cestino sia eccessiva per la qualità della situazione.
Sembra dunque che il fatto non solo sia una pratica ricorrente, ma che gli studenti siano anche d’accordo sul fatto che un professore, con una ventina di tesisti all’anno, mantenga solamente i lavori più brillanti mentre le copie e i lavori più scadenti vengano eliminati.
Ovviamente, tra coloro che sono stati coinvolti in questa situazione, c’è anche chi ha manifestato malcontento, esprimendosi a favore della studentessa che ha denunciato l’accaduto.
Gli studenti, specialmente coloro che hanno avuto l’occasione di studiare all’estero, ribadiscono che la prova finale è stata abolita dalle altre università europee, riservandola solo ai corsi specialistici e ai dottorandi. Infatti, la tesi rimane un retaggio dei corsi di studi di un tempo, una pratica obsoleta definita come una “perdita di tempo”, uno spreco di lavoro e soldi, sia per gli studenti che per i professori, che il più delle volte viene compiuta nella maniera più sbrigativa possibile.
Infine, possiamo dimostrare che un barlume di speranza di un cambiamento è possibile: una minima parte di laureandi ha parlato della loro esperienza avuta con dei correlatori, che hanno preferito dare più importanza alle parole scritte piuttosto che ai formalismi della presentazione.