Il vecchio paradigma sul cibo e l’ agricoltura è chiaramente fallito, cosi com’ è stato sottolineato dal rapporto delle Nazioni Unite Valutazione internazionale del sapere, della scienza e della tecnologia agricola, realizzato da quattrocento scienziati nell’ arco di oltre sei anni.
Nè la rivoluzione verde nè gli ogm sono in grado di garantire la sicurezza ambientale. C’ è bisogno di un nuovo paradigma. L’ agroindustria chimica è un settore che proviene dalla produzione d’ esplosivi e prodotti chimici durante il periodo bellico. A produrre fertilizzanti sintetici, prodotti chimici, pesticidi e erbicidi sono ex fabbriche di esplosivi. C’è uno stretto legame fra epidemie di cancro e uso dei pesticidi in agricoltura. La spinta chimica ha cambiato il paradigma dell’ agricoltura. Invece di seguire processi ecologici le industrie prendono in considerazione il benessere e la salute dell’ intero agroecosistema con le sue diverse specie e l’ agricoltura si è ridotta a un sistema di ingresso per sostanze chimiche, che invece di interessarsi alle piccole aziende produttrici di diversità s’è focalizzata sulle grandi aziende chimiche che producono monoculture da una manciata di materie prime.
Cosi la dieta umana è passata da 8.500 specie di piante a otto prodotti commercializzati a livello mondiale, senza componenti nutritive ma carichi di sostanze tossiche.Le monoculture industriali hanno portato oltre il 75% dell’ agro-biodiversità in via di estinzione, il 75% delle api sono sparite a causa dei pesticidi, il 75% dell’ acqua del pianeta è in via di esaurimento per l’ irrigazione intensiva ed è inquinata a causa dell’ agricoltura chimica intensiva industriale. Il 75% del degrado del suolo è causato dall’ agricoltura chimica industriale. Il 40% delle emissioni di gas serra, responsabili del cambiamento climatico, provengono dal combustibbile fossile e dal sistema agricolo industrializzato, chimico e globalizzato.
Questa distruzione ecologica è giustificata in nome dell’ “alimentazione per tutti”, ma il problema della fame è in aumento: un miliardo di persone sono permanentemente affamate, mentre due milioni soffrono di malattie legate al cibo come l’ obesità. Fame e malnutrizione sono il risultato di un sistema guidato dal profitto.Oggi però si spera in un nuovo paradigma scientifico ed ecologico che sta emergendo sottoforma di agroecologia e agricoltura biologica questo paradigma intende rinnovare il capitale naturale dal quale dipende la sicurezza alimentare: suolo biodiversità e acqua per un futuro migliore.