Si respira ancora aria di cinema al campus di Fisciano dell’ Università di Salerno. Ieri pomeriggio infatti, nell’ambito dei nuovi incontri promossi da DaviMedia, presso l’ Aula dei Consigli, sono arrivati due dei registi più interessanti del panorama artistico italiano: i Manetti Bros. “Stiamo curando il nostro prossimo film a Napoli” esordiscono i registi di Zora la vampira e della serie tv L’ispettore Coliandro “dovremmo iniziare a girare a fine novembre e forse si intitolerà Song’e Napule“. I due fratelli, all’anagrafe Marco e Antonio Manetti, sono stati protagonisti di un interessante dibattito, che ha visto spaziare i numerosi presenti su tutti i campi della cinematografia moderna, dalla scrittura alla distribuzione, dalla recitazione alla regia.
“Siamo contrari alle ‘storie vere’ ” precisa Marco “sono un limite per il dominio della fantasia che dovrebbe esserci al cinema. Invece il cinema di genere” continua “tocca l’animo, per la sua forza finzionale, andando a scatenare emozioni vere”. Le domande poi vanno verso i problemi di distribuzione che molti film minori oggi hanno, per colpa, magari, dei costi ridotti. “Spesso i costi sono gonfiati” aggiunge Antonio “e le case di produzione ne fanno un canale pubblicitario. Invece sarebbe meglio non soffermarsi su quanto è costato un film” conclude “mostrando troppo si ammazza la curiosità dello spettatore”. E’ Marco poi a concludere: “I film italiani che incassano più di quello che costano sono solo il 5 %” precisa “e questo porta a perdere il concetto di sala, di pubblico”. Si ritorna poi a parlare di ‘stile di regia’: “Lo sile esiste solo se involontario” aggiunge Marco “non come molti registi che si vantano di autoriconoscersi in uno stile, rischiando di fare un film freddo”.
E gli attori invece? Come bisogna sceglierli? In realtà è Marco a dirigerli, mentre il fratello Antonio si occupa del girato. “Non è facile” aggiungono “e non bisogna fossilizzarsi su un’ idea che sa ha del personaggio. Bisogna cercare di fondere idea e attore e fare la scelta giusta e… divertirsi!”. E poi danno un consiglio a tutti gli aspiranti videomaker: “Spesso un buon corto è rovinato dalla pessima interpretazione degli attori” suggerisce Antonio “Curate bene l’aspetto attoriale, perché è quello che fa la differenza”. Un bagno di folla, al termine, per autografi e foto di rito. “Abbiamo ricevuto un’accoglienza fantastica” concludono “si sente che c’è vero impegno e passione in quello che si fa! Presto ritorneremo a Fisciano” promettono i Manetti Bros.